"Gilet Gialli". La giovane che perso un occhio per la violenza della Polizia: "La nostra società è molto ingiusta, non dobbiamo tollerarlo"

"Gilet Gialli". La giovane che perso un occhio per la violenza della Polizia: "La nostra società è molto ingiusta, non dobbiamo tollerarlo"

"Mi sembra che la nostra società sia molto ingiusta, penso che non dovremmo tollerarla", ha detto Fiorina Jacob Lignier, una studentessa di 20 anni che, a causa della violenza della polizia, le dovrà essere tolto l'occhio sinistro.

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!


Ieri, in tutta la Francia, migliaia di persone sono scese in piazza per protestare contro le riforme economiche del governo del presidente Emmanuel Macron e l'attuale situazione nel paese.
 
È il 14° sabato consecutivo delle mobilitazioni dei "gilet gialli", e durante la giornata non sono mancati casi di uso di gas lacrimogeni da parte della polizia. Questo è il motivo per cui ogni protesta aumenta il numero di denunce di violenza della polizia.
 
Fiorina Jacob Lignier, una studentessa di filosofia, è stata attaccata dalla polizia quando ha marciato l'8 dicembre a Parigi. Durante l'attacco ha ricevuto un colpo all'occhio sinistro che la causato anche la rottura del naso. La giovane donna ha dichiarato a RT che la ferita ancora le "fa male" e per il suo occhio dovrà sottoporsi a un'operazione per rimuoverlo.
 


 
Lignier ha viaggiato dalla città di Amiens con il suo fidanzato, Jacob Maxime, per marciare sugli Champs Elysees e protestare contro le tasse sul carburante in aumento. "Mi sembra che la nostra società sia molto ingiusta, penso che non dovremmo tollerarla, proprio per questo ero venuta a Parigi", spiega la giovane donna.
 
"Eravamo sugli Champs Elysees. Era tranquillo, i 'gilet gialli' erano molto tranquilli. Dall'altra parte della strada noi, i rivoltosi hanno cominciato a colpire i negozi e dargli fuoco. La polizia ha iniziato a sparare per diperderli e sono andata dai pompieri, e questa era l'ultima cosa che ricordo, perché poi sono caduta, una granata mi ha colpito la testa", ha raccontato.
 
"Se ci ricordiamo di come tutto è successo, i rivoltosi erano a destra e sinistra. Mi spieghi perché la polizia ha sparato laggiù? Non è normale", ha lamentato Lignier. Ha aggiunto che capisce che la polizia è stanca, "ma la stanchezza non è una scusa per privare la gente dei propri occhi".
 
"In Francia, uno dei paesi più antichi e democratici del mondo, non è normale che questo accada. Ci siamo abituati a vedere nei paesi che tendiamo a criticare e accade in Francia, è semplicemente inaccettabile. Ho 20 anni e non riconosco il mio paese, questi non sono i valori che mi sono stati insegnati a scuola", ha affermato.
 
Le proteste dei "gilet gialli" erano originariamente motivate dal previsto aumento della tassa sul carburante. Tuttavia, nonostante il fatto che il governo del presidente Emmanuel Macron abbia annullato questo aumento delle tasse, le proteste sono diventate un movimento più ampio diretto contro le politiche ufficiali e le riforme economiche.
 
In termini generali, i manifestanti si lamentano delle tasse esorbitanti, bassi salari e l'incapacità di trovare un posto di lavoro retribuito, accusando le autorità allontanarsi dalla gente e lavorare per il bene delle persone più ricche del paese.
 

Strage di Suviana e la logica del capitalismo di Paolo Desogus Strage di Suviana e la logica del capitalismo

Strage di Suviana e la logica del capitalismo

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda di Geraldina Colotti Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda

Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda

La tigre di carta è nuda di Clara Statello La tigre di carta è nuda

La tigre di carta è nuda

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Lenin, un patriota russo di Leonardo Sinigaglia Lenin, un patriota russo

Lenin, un patriota russo

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni) di Giuseppe Giannini Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE di Gilberto Trombetta L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

Libia. 10 anni senza elezioni di Michelangelo Severgnini Libia. 10 anni senza elezioni

Libia. 10 anni senza elezioni

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar di Paolo Arigotti Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS di Michele Blanco DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti