Il governo golpista in Bolivia rende omaggio agli assassini di Che Guevara

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Il governo golpista in Bolivia rende omaggio agli assassini di Che Guevara

 

E’ proprio vero che al peggio non c’è mai fine. Sopratutto quando parliamo di golpisti e fascisti come quelli che si trovano attualmente al potere in Bolivia dopo aver impedito al presidente Evo Morales di governare dopo aver vinto legittimamente le ultime elezioni presidenziali. 

 

I golpisti boliviani hanno organizzato una cerimonia pubblica dove hanno rivendicato l'assassinio del leader rivoluzionario argentino Ernesto Guevara de la Serna, popolarmente noto come Che, e lanciato inquietanti minacce ad altri paesi della regione.

 

Fernando López Julio, in rappresentanza del ministero della Difesa boliviano, ha minacciato "cubani, venezuelani, argentini o altri di trovare la morte morte nel nostro territorio", durante l'atto che ha reso omaggio agli ex soldati che facevano parte del plotone Ranger dell’Esercito, addestrato ed equipaggiato dal governo degli Stati Uniti per combattere i guerriglieri guidato da Che Guevara. 

 

"Sono arrivati ??per imporre con le armi un modello politico ed economico", ha aggiunto, riferendosi ai combattenti guidati da Che Guevara, durante l'esperienza rivoluzionaria della Bolivia tra il 1966 e il 1967.

 

Poi López ha attaccato il governo del deposto presidente boliviano, Evo Morales, che ha denunciato per aver scambiato "l'orgoglio per vergogna", sostenendo che con quell’atto avevano macchiato l'onore delle forze armate boliviane.

 

Da parte sua, la presidente de facto, Jeanine Añez, intervenuta durante l'evento, ha affermato che quanto accaduto è stato un freno all'invasione "comunista" nel Paese.

 

"La lezione che noi boliviani abbiamo dato al mondo, con la sconfitta e la morte di Che Guevara in Bolivia, è che la dittatura comunista qui non è passata, né quella comunista né quella fascista né quella populista", ha detto Añez, rendendo omaggio agli ex soldati che hanno assassinato Ernesto "Che" Guevara il 9 ottobre 1967 a La Higuera, agli ordini di René Barrientos, legato alla US Central Intelligence Agency, la tristemente celebre CIA.

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