Il "sogno" europeo? Continua il crollo della manifattura tedesca
di Gilberto Trombetta
Continua il crollo della manifattura tedesca. Male soprattutto il dato legato alla produzione di beni di investimento* (foto 1).
Intanto con voci sempre più insistenti di una prossima crisi di Deutsche Bank, il ministro delle finanze tedesco, sembrerebbe aprire al completamento dell'unione bancaria.
Ovviamente hanno posto condizionalità tali, i tedeschi (foto 2), da rendere la proposta irricevibile: riduzione delle sofferenze bancarie, titoli pubblici non più trattati come 'rischio zero' nei bilanci delle banche, accantonamenti per i rischi derivanti dai titoli pubblici, adeguati requisiti di capitale per assorbire il rischio di credito e concentrazione di titoli pubblici.
Manca praticamente solo il sacrificio dei primogeniti a garanzia.
Però in Italia ci sta ancora chi pensa che la UE si possa cambiare da dentro, quando l'unica cosa sensata da fare sarebbe andarsene a gambe levate il prima possibile.
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