Il totalitarismo liberal-progressista punisce anche J.K. Rowling
J.K. Rowling non verrà invitata alla reunion che avrà luogo in occasione del ventesimo anniversario di "Harry Potter e la pietra filosofale".
Evidentemente avere ideato dal nulla l'universo potteriano non costituisce titolo sufficiente ad avere un posto riservato durante l'evento in questione.
La ragione? Aver osato mettere in discussione l'ideologia militante transgender secondo cui genere e sesso biologico sarebbero da considerarsi come completamente slegati e aver ribadito il principio - "transfobico", secondo la nuova polizia politica - che esiste un legame tra l'essere donne e avere una vagina.
Il fatto che un tale concetto non solo vada ribadito, ma che ribadirlo comporti il linciaggio socialmediatico e l'esclusione dal consesso civile - anche se si è J. K. Rowling -, la dice lunga sulla deriva sempre più inquietante del totalitarismo liberal-progressista.