Il vicecancelliere tedesco (Verdi) definisce il Nord Stream 2 un errore geopolitico
La decisione di costruire il gasdotto Nord Stream 2 è un errore geopolitico. Lo ha affermato il ministro dell'Economia tedesco, il vicecancelliere Robert Habek (Verdi), rilevando che tutti i Paesi europei, ad eccezione di Germania e Austria, "sono sempre stati contrari" a questo progetto.
“Geopoliticamente, Nord Stream 2 è stato un errore... Ora il gasdotto è stato costruito. La questione è aperta. Questo problema deve essere risolto sulla base del diritto europeo e nazionale", ha affermato il politico in un'intervista alla Frankfurter Allgemeine Zeitung.
Habek ha osservato che il regolatore tedesco Federal Network Agency "prenderà una decisione sulla base della legge", ma inoltre, secondo la sua visione, c'è una domanda da porsi su cosa accadrà se Mosca "violerà nuovamente l'integrità territoriale dell'Ucraina e dovesse verificarsi un’escalation”.
Le dichiarazioni del leader ‘ambientalista’ tedesco, che guida il partito dei Verdi insieme al ministro degli Esteri Annalena Baerbock, arrivano il giorno seguente alle parole del cancelliere Olaf Scholz, il quale aveva affermato che la certificazione del gasdotto Nord Stream 2 non era legata a questioni politiche, definendo il progetto del gasdotto di tipo commerciale. A tal proposito Scholz evidenziava che in questo progetto ci sono stati anche investimenti privati.
Insomma, i Verdi tedeschi si confermano come fortemente ancorati a posizioni ideologiche pro-occidentali e decisamente antirusse.