India: a processo i cinque accusati di stupro a Nuova Delhi
Prima udienza oggi contro i responsabili della morte della giovane studentessa che ha sconvolto il paese
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Le violenze sessuali contro le donne continuano ad essere al centro del dibattito in India. La Bbc ha dato la notizia lunedì che quattro poliziotti sono stati sospesi ed un un quinto trasferito per la cattiva gestione dell'ultimo caso di stupro ed omicidio a Nuova Delhi. In un'intervista all'emittente inglese, il padre della vittima, un' operaia che viveva nel quartiere periferico di Noida, ha accusato la polizia di non aver iniziato le indagini al momento della denuncia della scomparsa da parte della famiglia venerdì notte. Il corpo della giovane ragazza è stato ritrovato domenica.
La notizia è concomitante con l'inizio del processo contro i cinque uomini accusati dell'omicidio e stupro del 16 dicembre scorso della studentessa di medicina di 23 anni che ha sconvolto il paese e generato una serie di proteste che hanno costretto il governo a prevedere una nuova legislazione contro i reati sessuali. Le autorità hanno consegnato prove schiaccianti contro il conducente dell'autobus dove la giovane studentessa ha subito le violenze, Ram Singh, suo fratello Mukesh ed altri tre amici, Pawan Gupta, Vinay Sharma and Akshay Thakur. Un sesto membro della banda, di 17 anni, sarà processato da un tribunale minorile. Se trovati colpevoli, rischiano tutti la pena capitale.
Continuano intanto le proteste. In una dimostrazione pacifica di domenica a Nuova Delhi erano presenti diversi manifestanti in sciopero della fame da oltre una settimana per chiedere una nuova legge anti stupro più severa e riforme interne della polizia, accusata di un comportamento troppo spesso connivente con i criminali di questi reati. Rimane un mistero, infine, l'identità della giovane studentessa di medicina, con la legge indiana che protegge le vittime dei reati sessuali dall'identificazione. Il ministro Shashi Tharoor ha fatto pressioni alle autorità per svelare il suo nome, così da onorale la nuova legge. Domenica, il padre della vittima ha tuttavia negato al Sunday People di aver dato l'assenso a svelare l' identità della figlia, ma ha confermato al The Hindustan Times di aver dato l'assenso al governo di intitolare in onore della figlia la prossima legge anti stupro, definendo la figlia “una martire”.