Israele, con Ahmad Manasrah, 14 anni, sono oltre 400 bambini palestinesi in carcere

Israele, con Ahmad Manasrah, 14 anni, sono oltre 400 bambini palestinesi in carcere

L'"unica democrazia" in Medio Oriente continua a violare tutte le Convenzioni Onu sui diritti del fanciullo e dell'infanzia

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di Paola Di Lullo

Israele, dove tutto è illegale, dal furto di terra, di acqua, di tradizioni e cultura.

Israele, che ha costruito un muro alto otto metri e lungo 730 chilometri in Cisgiordania, per proteggersi dai sassi dei Palestinesi.

Israele che pratica la tortura e la detenzione amministrativa, che ha reso legale l'alimentazione forzosa.

Israele, che vuole estendere il suo apparato legislativo alla Cisgiordania entro un anno.

Israele, che spara ai contadini ed ai pescatori di Gaza, quando dimentica di bombardare qui e lì, colpendo migliaia di civili inermi. Israele, che assedia la Striscia da ormai dieci anni.

Israele,  l'unica democrazia del Medio Oriente, ha condannato Ahmad Manasra, 14 anni, a tentato duplice omicidio. A 14 anni??? Dov'è la stampa nostrana? Dove sono le associazioni umanitarie? Dov'è il rispetto per i diritti dei minori, per le Convenzioni, le leggi umanitarie internazionali? Già, domanda stupida. Israele è quella democrazia che può praticare occupazione, apartheid, violazione dei diritti umani, mentre il mondo sbadiglia annoiato.
 
Il 10 maggio 2015 il tribunale distrettuale israeliano di Gerusalemme ha condannato Ahmad Manasrah, palestinese di 14 anni, a due "tentati omicidi", per aver partecipato, con il cugino di 15 anni, Hassan Manasrah, ad un tentativo di accoltellamento di due israeliani nell'insediamento israeliano illegale di Pisgat Zeev a Gerusalemme Est. 

Ahmad, 13 anni al momento del presunto incidente, fu  investito da un'auto di un colono israeliano e suo cugino fu ucciso. Fu tenuto prigioniero fin da quel giorno, mentre il corpo di suo cugino fu trattenuto dall'occupazione israeliana.

Gravemente ferito, e disteso a terra inerme, mentre gli urlavano "Muori figlio di puttana!", fu poi fotografato in un ospedale israeliano, incatenato ad un letto e, successivamente, ammanettato e trasportato dinanzi ad un giudice militare israeliano per essere processato. Ci fu poi l'interrogatorio di fronte ad un investigatore dello Shin Bet che urlava, sbraitava, accusava, spingeva per una confessione, incurante di aver di fronte un bambino
 
Dopo essere stato deliberatamente ed illegalmente trattenuto in un riformatorio fino al compimento dei 14 anni, età ritenuta valida dalla legge israeliana per una condanna, in contrasto con la Convenzione internazionale sui diritti del fanciullo e dopo vari rinvii, probabilmente dovuti alla necessità di arrivare al suo quattordicesimo compleanno, a gennaio, età in cui, in base alla legge israeliana, un palestinese può essere processato, ieri è arrivata la condanna. Ahmad rischia da venti anni di reclusione all'ergastolo. 

Un avvocato che lavora con il Comitato Palestinese per gli Affari dei Prigionieri, Tariq Barghouth, ha definito la decisione del tribunale "contestabile", aggiungendo che potrebbe essere impugnata.

"Ci auguriamo che la Corte Suprema valuti questo caso in modo diverso", ha detto Barghouth. "Ancora una volta, il tribunale israeliano dimostra il suo trattamento razzista nei confronti dei palestinesi", ha aggiunto l'avvocato, mettendo in evidenza il "doppio standard" del sistema di giustizia israeliano quando si tratta di punire i palestinesi accusati di aver commesso crimini contro gli israeliani, rispetto ai casi di coloni che attaccano palestinesi.

L'avvocato di Ahmad, Lea Tsemel, ha accusato il sistema legale di "fare discriminazioni tra ebrei e arabi", sottolineando il contrasto tra la condanna per tentato omicidio colposo  di Manasra e la stessa accusa imputata al soldato israeliano Elor Azaria, che ha sparato ad palestinese ferito che giaceva a terra inerme.

Strana coincidenza : ieri, ahmad Manasra veniva condannato per duplice omicidio colposo, proprio mentre si apriva il processo per omicidio colposo contro Elor Azaria.

Samidoun Palestinian Prisoner Solidarity Network sollecita la liberazione di Ahmad Manasrah e di tutti i bambini palestinesi detenuti nelle carceri israeliane, in territorio israeliano, in palese violazione dell'articolo 76 della IV Convenzione di Ginevra. 

Sono oltre 400 i bambini palestinesi attualmente detenuti nelle carceri israeliane. Defence for Children International osserva che "la pena detentiva massima per un bambino di età compresa tra 12 e 13 anni è di sei mesi. La pena detentiva massima per un bambino di età compresa tra 14 e 15 anni è di 12 mesi, a meno che il reato non preveda una pena massima potenziale di cinque anni o più. I bambini di età compresa tra 16 e 17 anni sono soggetti alle stesse pene massime potenziali come gli adulti." In effetti, però, poiché molti reati, dal lancio di pietre al "tentato omicidio", imputato ad Ahmad, prevedono sentenze  superiori a cinque anni, i bambini, a partire dai 14 anni possono essere regolarmente condannati come gli adulti. 
 
Una campagna internazionale sta chiedendo la libertà per Manasrah e degli altri bambini imprigionati.

Samidoun sollecita ulteriori azioni internazionali per costringere lo Stato di Israele a rispettare la Convenzione ONU sui diritti del fanciullo, la fine degli aiuti militari internazionali e l'assistenza finanziaria che consente l'imprigionamento e la tortura dei bambini palestinesi. L'imprigionamento, l'oppressione e l'uccisione di bambini palestinesi da parte dell'occupazione israeliana è parte integrante del progetto coloniale di Israele in Palestina e non c'è vera libertà per i bambini palestinesi se non attraverso la libertà del popolo palestinese e delle terre palestinesi.
 
Fonti : Samidoun Palestinian Prisoner Solidarity Network
            Ma'an
            The Palestinian Information Center

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