"La Russia non è il nostro nemico". Flashmob a Roma (davanti alle ambasciate USA, UK e Francese)
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La campagna di amicizia e solidarietà con il popolo russo, organizza un'altra iniziativa di quelle che farà scalpore, proprio perché parte da semplici cittadini. In occasione della tappa a Roma della 3a Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza, partita il 2 ottobre dal Costarica, con tutta una serie di eventi sportivi e carovane che confluiranno alla Città dell’Altra Economia, c'è un gruppo di ciclisti particolare.
Con il consenso dei promotori della marcia mondiale, infatti, i ciclisti indossano una pettorina con le parole "La Russia non è il nostro nemico" e attraversano o punti più importanti, simbolici, (politicamente e turisticamente) della Città Eterna.
Abbiamo seguito l'evolversi di questa iniziativa pacifica, nata in modo semplice, visibile al di fuori dai soliti social, che ha scatenato scomposte e incomprensibili censure e accuse ingiustificabili, che hanno avuto "il merito" di dare grande visibilità, internazionale, al progetto.
Infatti moltissime città hanno, da nord a sud, accolto il messaggio e ne hanno replicato le modalità, persino in Francia la scritta è stata riprodotta e a Lugansk sono stati registrati gli stessi manifesti, ma di ringraziamento dalla Russia al popolo italiano. Ne parlano i media, addirittura la CNN e la TV indiana, tra le altre.
A Roma l'iniziativa è andata avanti, con il noleggio di una "vela" che ha attraversato tutta la città e la distribuzione capillare di volantini, fino alla manifestazione di domenica 24 novembre.
La Storia è cominciata così, con le minacce dell'ambasciata ucraina, la rimozione dei cartelloni da parte del sindaco del PD Gualtieri, l'accusa ad un cittadino che aveva firmato la richiesta di autorizzazione e le disattese diffide legali di rettifica al giornale L'inchiesta, per gli articoli diffamatori del marito di Pina Picerno (vice presidente del Parlamento Europeo), Massimiliano Coccia.
Addirittura è stato richiesto il coinvolgimento del Copasir... Vi riproponiamo le puntate precedenti, perché sono tragicomicamente, allo stesso tempo, drammatiche ed esilaranti.
"La Russia non è nostra nemica". Basta un manifesto pacifista a mandarli in tilt https://www.lantidiplomatico. it/dettnews-la_russia_non__ nostra_nemica_basta_un_ manifesto_pacifista_a_ mandarli_in_tilt/39602_56619/
Seconda puntata:
I manifesti pacifisti mandano in tilt il comune di Roma https://www.lantidiplomatico. it/dettnews-la_russia_non__ nostra_nemica_i_manifesti_ pacifisti_mandano_in_tilt_il_ comune_di_roma/39130_56670/
"La Russia non è nostra nemica". Dopo la censura di Gualtieri, i cittadini promotori rilanciano l'iniziativa.
Terzo aggiornamento
La diffida legale inviata al giornale Linkiesta https://www.lantidiplomatico. it/dettnews-la_russia_non__ nostra_nemica_la_ diffidalegale_inviata_al_ giornale_linkiesta/39130_ 56876/
L'intervista all'avvocato ex senatore Mattia Crucioli e il Copasir : "Per imporre la guerra non basta la propaganda, occorre la repressione e le minacce" https://www.lantidiplomatico. it/dettnews-la_russia_non__ nostra_nemica_e_il_copasir_ mattia_crucioli_per_imporre_ la_guerra_non_basta_la_ propaganda_occorre_la_ repressione_e_le_minacce/5496_ 56920/
E veniamo a ieri, domenica 24 novembre. Fare diventare un evento sportivo, genericamente volto a promuovere la Pace e contro la violenza, di portata mondiale, durante la tappa a Roma, una testimonianza contro la guerra mondiale della Nato e allo stesso tempo contro il genocidio del popolo palestinese, è un messaggio che non si può ignorare.
Un post social si può censurare, ma un gruppo di ciclisti e marciatori, in un evento mondiale nella Capitale, con pettorina di solidarietà al popolo russo, flashmob al Colosseo e bandiera palestinese, NON si può oscurare.
Il corteo di biciclette con la pettorina è partito da Piazza della Repubblica e ha fatto tappa con flashmob davanti alle ambasciate USA, UK e Francese.
Quindi si è unito al gruppo a piedi dinanzi al Colosseo.
Qui hanno indossato le pettorine che componevano due scritte:
"No alla terza guerra mondiale" e "La Russia non è il nostro nemico", con bandiere della Pace, bandiere palestinesi e del Donbass.
Roma era piena di cittadini e turisti, che, nella bellissima giornata di sole, si sono fermati a fare capannelli per confrontarsi, dialogare e fotografare.
La manifestazione si è quindi unita alla marcia mondiale, dove ha partecipato alla chiusura della tappa romana alla Città dell'altra Economia.
P.S. Ecco l'elenco di alcune città, dove sono stati organizzati eventi, (manifesti, vele motorizzate, volantini), della campagna di solidarietà e amicizia "La Russia non è nostra nemica":
Verona, Chieti, Pisa, Isola d'Elba, Ferrara, Pesaro, Roma, Firenze, Aosta, Perugia, Sondrio, Trieste, Como, Padova, Treviso, Martina Franca, Funo di Bologna, Lamezia Terme, Genova, Reggio Emilia, Carpi, Chiavenna di Sondrio, Modena, Parma, La Spezia, Vicenza, Bergamo, Colico di Lecco..
Fuori dall'Italia: Parigi, Corsica, Donetsk, Lugansk, Plovdiv Bulgaria, Beslan Ossezia del Nord....