La vittoria di Pirro in Moldavia
di Marinella Mondaini per l'AntiDiplomatico
Il Parlamento moldavo è stato eletto dai voti della diaspora europea. La favorita di Bruxelles, Sandu, ha eseguito gli ordini dell'Occidente, ricorrendo durante le elezioni a tutta una serie di tecniche sporche e “doppi standard”, ha dichiarato Leonid Sluzkij, capo del Comitato della Duma per gli Affari Esteri. La Transnistria è stata praticamente esclusa dal processo elettorale, i diritti dei moldavi residenti in Russia sono stati limitati e i partiti politici dell'opposizione sono stati messi fuori gioco.
Nonostante tutte le violazioni evidenti e mascherate dei diritti e delle libertà elettorali, le massicce epurazioni dello spazio politico e le evidenti falsificazioni, il partito al potere “Azione e Solidarietà” è riuscito a malapena ad avvicinarsi ai voti ottenuti dal Blocco Patriottico. È significativo che all'interno del Paese abbia vinto l'opposizione. Ma il “peso” dei voti espressi nei seggi all'estero (301 su un totale di soli due seggi aperti in Russia!) ha fatto pendere la bilancia a favore del partito della Sandu, che è riuscita a mantenere la maggioranza parlamentare. Anche se questo non ha salvato il PAS dalla perdita di 10 seggi. È certo che un risultato onesto avrebbe significato il crollo del regime di Sandu e dei suoi protettori occidentali.
Come risultato di queste elezioni, la Moldavia si dividerà ancora di più, ha dichiarato il presidente della Commissione Affari esteri della Duma Slutsky.
La volontà reale di gran parte del popolo è stata ignorata per soddisfare le richieste dell'“Europa collettiva”, che se ne frega sia degli interessi nazionali del Paese che dei suoi cittadini. Il regime della Sandu sta portando la Moldavia sulla strada dell'Ucraina.
In Russia, dove vivono più di 500.000 moldavi, come durante le altre elezioni hanno permesso solo due seggi e uno in Bielorussia. La Commissione Elettorale che in sostanza si è trasformata in uno strumento di dittatura del partito PAS, ha assegnato alla Russia solo 10.000 schede elettorali, con oltre mezzo milioni di moldavi che risiedono nel paese!
Ieri mattina ho sentito al Tg russo che molti moldavi sono andati a Minsk, in Bielorussia, nella speranza di poter votare lì, perché a Mosca è impossibile, con soli due seggi. Cioè la Sandu ha tolto il diritto sacrosanto di votare ai moldavi che vivono in Russia e che ovviamente non voteranno mai per lei.
Ieri pioveva a Mosca, ma nonostante la pioggia, un flusso costante di cittadini si è recato a votare. Non vogliono che il partito della Sandu ottenga la maggioranza. Un cittadino moldavo intervistato, Pëtr, che si è svegliato alle 3 per mettersi in fila, ha detto: “Sono venuto per votare, per adempiere al mio dovere civico. Ora mi sono trasferito in Russia perché nel nostro Paese non c'è lavoro, la repubblica si sta restringendo e ogni anno sempre più persone se ne vanno per lavorare in altri Paesi e non tornano mai più. Non c’è nessun sviluppo nel paese, l'industria sta crollando, il governo spera in qualche aiuto dall'Europa, ma la gente non può vivere lì".
La Sandu ha fatto di tutto per impedire di votare anche ai cittadini della Transnistria. Secondo il canale Telegram "Novosti Pridnestrovja", il ponte nei pressi della città transnistriana di Kamenka è stato chiuso dopo un allarme bomba.
Secondo il portale, anche il ponte Rybnitsa-Rezina e il ponte per il villaggio di Senatovka sono stati chiusi a causa di un allarme bomba. Di conseguenza, i cittadini della Transnistria non potranno votare alle elezioni parlamentari moldave.
La stessa serie di ponti “minati”, che si è verificata durante le elezioni presidenziali del 2024. Le notizie delle bombe si sono poi rivelate false e sono servite solo a impedire di votare ai residenti della Transnistria, cittadini “di seconda classe” perché non sostengono le politiche del PAS..
Questa è la “democrazia” in Moldavia che piace alla UE e all’Occidente che tira i fili di questa marionetta, esemplare allieva di Soros.
Alcuni miei amici moldavi sono disperati, mi dicono che la UE ha messo da tempo le mani sulla Moldavia, l’economia è distrutta, e per fare solo un esempio, riferiscono che la Ue ha ordinato di distruggere le piante di mele, le mitiche mele della Moldavia, permettendo solo gli alberi più piccoli, fino a una certa altezza. La UE ha già distrutto anche questo paese.
Elezioni in Moldavia. Le notizie principali alle 5 di stamattina da RIA NOVOSTI
L'opposizione vince all'interno del Paese.
1 - Dopo il conteggio del 100% dei protocolli provenienti dai seggi elettorali, i partiti dell'opposizione moldava, compreso il Blocco Patriottico, ottengono il 49,54% dei voti alle elezioni parlamentari all'interno del Paese, superando il partito di governo “Azione e Solidarietà” (della presidente Sandu), che ottiene il 44,13%.
Dopo il conteggio del 98,42% dei protocolli, il partito di governo “Azione e Solidarietà” ottiene il 49,70% dei voti grazie ai seggi all'estero.
2 - Le autorità moldave in carica ricorrono a manovre fraudolente per non perdere la maggioranza in parlamento.
L'ex presidente e uno dei leader del Blocco Patriottico Igor Dodon ha dichiarato che “Azione e Solidarietà” è in preda al panico e sta valutando varie scuse, giustificazioni e scenari che esulano dalla legge e dalle norme democratiche.
Si sta addirittura valutando la possibilità di annullare le elezioni, poiché il PDS si è trasformato in un regime autoritario, categoricamente riluttante a cedere il potere.
"La campagna elettorale e le elezioni in Moldavia si sono svolti con numerose e gravi violazioni della legislazione locale e internazionale. Tra l'altro a causa delle restrizioni di accesso per i nostri cittadini e per i giornalisti stranieri", ha dichiarato l'ex primo ministro Vasilie Tarlev, uno dei leader del blocco patriottico dell'opposizione.
3 - Il regime della Sandu ha messo in atto una provocazione spudorata contro la Transnistria, ha dichiarato alla RIA Novosti il deputato del Consiglio Supremo della PMR Andrej Safonov.
Il regime ha dato il via a una vile e spudorata provocazione anti-Transnistria, combinata con il definitivo fallimento delle votazioni dei residenti della PMR. In Moldavia sarebbero state arrestate tre persone per aver preparato “disordini di massa” contro il regime sandunista...
Si tratta di una provocazione deliberata, volta non solo ad annullare i risultati delle elezioni in caso di sconfitta del regime (Sandu), ma anche a preparare eventuali misure contro la PMR.
4 - La voce dei cittadini moldavi residenti in Russia è stata rubata, ha dichiarato alla RIA Novosti la deputata della Duma Alena Arshinova.
Presso un seggio elettorale di Mosca, i cittadini moldavi residenti in Russia chiedono al regime di Sandu di rispettare il loro legittimo diritto di voto e scandiscono: «Siamo venuti da lontano! Vogliamo votare!".
Ma le porte dell'ambasciata moldava rimangono chiuse. La loro voce è stata rubata. Come i transnistriani bloccati sui ponti, sono stati deliberatamente esclusi dalla vita del proprio Paese a causa della loro posizione anti-occidentale.
5 - Dodon, durante una manifestazione spontanea davanti alla sede della CEC, ha dichiarato che l'opposizione ha vinto le elezioni all'interno del Paese e ha anche segnalato brogli nei seggi all'estero. Dodon intende difendere questa vittoria con una protesta pacifica, prevista per il 29 settembre nel centro di Chisinau e ha invitato tutti i partiti dell'opposizione a sostenere questa azione” (https://t.me/rian_ru/319164)
I giornali italiani hanno definito il risultato delle elezioni “un successo europeista”, scatenando ovviamente la campagna contro “i filorussi”, e i “filoputiniani” moldavi (la terminologia non cambia!) e scrivendo che la formazione della Sandu conquista il 50,03%, tra “ingerenze e pressioni”. Quindi un’eroina, sarebbe rimasta a galla resistendo alla “mano di Mosca”! Invece di denunciare il vero e proprio sabotaggio politico che è stato realizzato contro il popolo moldavo, i giornali capovolgono la realtà. Falsifica la realtà dei fatti anche Kaja Kallas, capo della diplomazia (armata) europea:
“Nonostante i massicci sforzi della Russia per diffondere disinformazione e corrompere i voti, nessuna forza potrà fermare un popolo che aspira alla libertà. Il voto della Moldavia è un chiaro “sì” al futuro europeo. Sosteniamo la Moldavia nel suo percorso verso l'UE”.
Una UE così “democratica” che tace sulla detenzione illegale del “baškan”, governatore della regione autonoma della Gagauzia, Evgenija Gucul. La Sandu l’ha spedita in prigione per 7 anni. Il 5 agosto, un tribunale moldavo l’ha condannata a sette anni di carcere in una colonia penale, perché riconosciuta “colpevole di aver finanziato illegalmente la campagna elettorale del 2023, per i fondi illegali al partito filorusso “ŠOR”, con soldi provenienti dalla Russia”. Nel 2023 il partito “ŠOR” è stato dichiarato incostituzionale e il suo leader condannato in contumacia 15 anni di carcere. Secondo la legge repubblicana, il governo della Gaga news diventa automaticamente membro del governo nazionale, ma la presidente Maya sound si è rifiutata di includere Evgenija Gucul nel governo perché “lavora per un gruppo criminale”. Ovviamente il gruppo criminale sarebbe la Russia, la Gucul aveva dichiarato il suo interesse a rafforzare le relazioni con la Russia: “siamo per così dire un partito filo russo. Vogliamo continuare a essere amici della Federazione russa”. Una dichiarazione oltremodo sincera, pagata con il carcere.
E adesso? Come scrive Elena Panina, direttore dell’Istituto Strategie politiche ed economiche internazionali: “Una delle questioni più preoccupanti dopo la vittoria risicata del PAS è il futuro della Transnistria. I burocrati Ue esultano per l'integrazione europea del paese, ma i soldi che mette a disposizione per Chisinau pare non aumentino. Inoltre, alla fine di agosto il debito pubblico della Moldavia ha raggiunto (https://www.md.kp.media/online/news/6590708/) i 125,7 miliardi di leu (6,87 miliardi di dollari), con un aumento di 17 miliardi (+15,6%) in un anno. Da agosto 2021, ovvero nei quattro anni di governo del PAS, il debito è aumentato di 52,3 miliardi di leu (+71%).
In altre parole, il governo Sandu non porta soldi al Paese, la Moldavia sta rapidamente impoverendosi e indebitandosi, il che significa che difficilmente qualcuno la considera come il futuro fiore all'occhiello economico dell'Europa orientale. Sorge spontanea la domanda: quale “missione” affideranno a Sandu e company affinché la loro vittoria alle elezioni sia ripagata e abbia senso agli occhi dei curatori occidentali? E, tenuto conto dell'attuale potenziale della Moldavia, è difficile pensare a qualcosa di diverso dalla “soluzione definitiva della questione della Transnistria”. Dunque vedremo la prossima aggressione realizzarsi contro la PMR