Le principali dichiarazioni di Putin intervistato da Pavel Zarubin
In un’intervista rilasciata al giornalista Pavel Zarubin, il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che, nonostante il conflitto in corso, la riconciliazione tra Russia e Ucraina è una prospettiva inevitabile, che maturerà “col tempo”. Parallelamente, il Cremlino accusa il regime di Kiev di non voler cogliere le proposte di tregua lanciate da Mosca, rifiutando persino il cessate il fuoco simbolico proposto dall’8 all’11 maggio, in occasione dell’80° anniversario del Giorno della Vittoria.
Putin ha anche affrontato il tema delle armi nucleari, accusando l’Occidente di voler provocare Mosca fino al punto di costringerla a usarle. “Non ce n’è stato bisogno e spero che non ce ne sarà mai”, ha affermato, ribadendo che la Russia dispone di forze sufficienti per concludere il conflitto in modo favorevole senza ricorrere all’arsenale nucleare.
L’ex ministro della Difesa Shoigu ha però avvertito che la presenza di truppe NATO in Ucraina potrebbe portare a uno scontro diretto, con rischio di escalation nucleare. La dottrina nucleare russa aggiornata prevede l’uso dell’arsenale strategico in caso di aggressione, anche con armi convenzionali, da parte di Stati ostili o blocchi militari.
Intanto, Mosca accusa Kiev di aver violato migliaia di volte le tregue proposte durante le festività religiose. Un clima teso, dunque, in cui la pace resta una possibilità remota, ma non esclusa a priori da parte russa. Mentre Ucraina e guerrafondai europei continuano a lanciare i loro proclami bellicosi.
*Tratto dalla newsletter quotidiana de l'AntiDiplomatico dedicata ai nostri abbonati