Libia: le forze di Haftar distruggono nave turca carica di armi e munizioni nel porto di Tripoli
Tensione alta in Libia. Nel porto di Tripoli brucia una nave turca carica di armi e munizioni. In una dichiarazione ufficiale su Facebook, l'LNA, l’Esercito Nazionale Libico del generale Haftar, ha affermato che le sue forze hanno distrutto una nave turca, che trasportava armi e munizioni attraccate nel porto di Tripoli.
Secondo l'LNA, consegnando il carico, Ankara ha violato un accordo internazionale che vieta la vendita di armi al paese.
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— ???? ???? ????? (@skynewsarabia) February 18, 2020
Al momento, non vi sono commenti ufficiali da parte delle autorità turche sull'incidente.
Nel frattempo, le navi del porto sono state evacuate dopo l'attacco, ha riferito Reuters, citando gli ufficiali del porto.
Il governo di Tripoli invece si è limitato a denunciare attacchi con razzi Grad all’indirizzo del porto senza citare i danni arrecati dai razzi alle navi ormeggiate.
La notizia arriva appena un giorno dopo che il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu ha dichiarato che l'LNA ha costantemente violato il cessate il fuoco e che il generale Khalifa Haftar "deve essere fermato".
BREAKING: There are reports that a Turkish ship at the Tripoli docks in Libya has been targeted by artillery fire. Photos from people in the area show a large plume of smoke in the area. pic.twitter.com/97dcoSFR0J
— Conflict News (@Conflicts) February 18, 2020
Le autorità turche hanno precedentemente sostenuto il GNA approvato dalle Nazioni Unite, guidato da Fayez al-Serraj che controlla la parte occidentale del paese. Nel frattempo, il governo con base a Tobruk, sostenuto dall'LNA, ha accusato Ankara di cercare di conquistare il Paese nordafricano.
Mentre la Turchia ha dichiarato di essere pronta a schierare truppe per proteggere il GNA, Haftar ha annunciato la mobilitazione per resistere all'intervento straniero.
Insomma, la tensione tende ad aumentare sempre di più in un paese stravolto dalla guerra civile dopo che è stato rovesciato, nel 2011, il governo del colonnello Muammar Gheddafi.