L'India porta i caccia Rafale al confine. La Cina risponde schierando 36 caccia J-11, J-16 e J-8 ed elicotteri da combattimento
L’India schiera i Rafale al confine. La Cina dispiega un gran numero di caccia J-11 e J-16 in risposta, mentre sale la tensione territoriale sull'Himalaya.
Secondo il China Aerospace Studies Institute (CASI) della US Air Force, le forze armate del gigante asiatico hanno schierato 36 aerei da combattimento ed elicotteri nella base aerea di Hotan nella regione cinese dallo Xinjiang, vicino al conteso territorio di confine del Tibet con il Kashmir indiano.
La flotta della People's Liberation Army Air Force (PLAAF) comprende 24 caccia J-11 e J-16 di progettazione russa insieme a sei caccia J-8 leggermente più vecchi, due aerei da trasporto Y-8G, due KJ-500 di preallarme aviotrasportato, due elicotteri Mi-17, nonché diversi aerei senza pilota (droni) da attacco e ricognizione CH-4, come indicato dal CASI sulla base delle immagini satellitari in loro possesso.
India e Cina, entrambe dotate di enormi eserciti e armi nucleari, hanno controversie aperte sui territori dell'area himalayana. Un serio confronto si è riacceso tra i due paesi in questa zona di confine, dove sono morti diversi soldati di entrambe le parti. L'India ha riconosciuto 20 morti tra le sue fila.
Da allora, le forze armate di entrambe le nazioni asiatiche hanno effettuato manovre militari su larga scala, dispiegando per l'occasione la loro artiglieria pesante di veicoli corazzati e aerei da combattimento lungo il confine del Tibet cinese con il Kashmir indiano.
Gli analisti ritengono che l'accumulo di potenza militare della Cina lungo il confine con l'India abbia ulteriormente portato Nuova Delhi a spostare le sue armi e artiglieria nell'area contesa per contrastare le misure cinesi, il che potrebbe condurre ulteriormente a una guerra in piena regola, che nessuna delle due parti vuole.
Le Forze aeree indiane, infatti, hanno recentemente schierato il primo lotto di cacciabombardieri Rafale francesi su un totale di 36 acquistati e ordinati dalla Francia per un valore di 9,4 miliardi di dollari.