L'inviato degli Stati Uniti ammette di aver bloccato il ritorno della Siria nella Lega Araba
Gli Stati Uniti hanno ribadito che continueranno ad imporre sanzioni alla Siria ed ostacolare la normalizzazioni delle relazioni diplomatiche con altri stati arabi finché non sarà formato "un nuovo governo politico".
Il rappresentante speciale USA per la Siria, James Jeffrey, ha dichiarato al quotidiano arabo in lingua inglese, Asharq Al-Awsat, che la sua nazione vuole il ritiro immediato e completo delle forze iraniane dal paese levantino.
Secondo Jeffrey, gli Stati Uniti non permetteranno di "riempire il vuoto" nella parte nord-orientale del paese, se decidessero di seguire l'ordine del Presidente Donald Trump di ritirarsi.
Jeffrey ha spiegato che gli Stati Uniti continueranno a fare pressioni sul governo siriano attraverso sanzioni economiche e fermare qualsiasi normalizzazione con gli stati arabi fino a quando non sarà formato un "nuovo governo politico".
I commenti del funzionario USA arrivano solo due mesi dopo che il Libano e l'Iraq hanno tentato di ripristinare l'adesione della Siria alla Lega Araba.
Prima dell'incontro, Al-Akhbar ha pubblicato un articolo esclusivo che rivelava le minacce di Washington al Libano nel caso in cui avesse ancora spinto per il ritorno della Siria nella Lega Araba.
"Continueremo a trovare diversi modi per fare pressioni [alla Siria] finché il regime non deciderà di cooperare al processo politico", ha affermato. "La soluzione è politica; non militare."