L'isteria "progressista" di chi si definisce liberal

L'isteria "progressista" di chi si definisce liberal

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

 
Una forma di esasperata isteria si è impossessata della discussione pubblica in Italia. Si manifesta in diverse forme, talvolta con aria progressista, per intimare, vietare, obbligare e in definitiva conformare i comportamenti pubblici a un'unica e inemendabile morale. Chi si trae fuori perde lo statuto di persona civile.
 
L'apice di questo fanatismo si è manifestato nelle scorse ore dopo gli attacchi alle persone di nazionalità russa presenti in Italia. La vittima più illustre è il direttore della Scala di Milano, Valerij Gergiev, a cui il sindaco Sala ha ordinato di condannare pubblicamente il suo paese. Altri attacchi sono stati lanciati contro alcuni giornalisti e persino degli sportivi, colpevoli di essere russi o di aver espresso in passato qualche apprezzamento verso Putin.
 
L'aspetto più sconcertante è che i paladini di quest'ultima deriva del politicamente corretto si definiscono liberali. Si tratta di liberali che si comportano da illiberali, progressisti che parlano da reazionari, pacifisti che applaudono a Ursula Von Der Leyen quando, alla vigilia delle prime trattative di pace, promette che la Nato si estenderà in Ucraina.
 
Tra quattro giorni verrà celebrato il centenario di Pasolini e forse dovremmo ricordarci che nei suoi ultimi scritti affermava che il nuovo fascismo avrebbe assunto pose progressiste, tolleranti e nondimeno repressive e violente.
 

Paolo Desogus

Paolo Desogus

Professore associato di letteratura italiana contemporanea alla Sorbonne Université, autore di Laboratorio Pasolini. Teoria del segno e del cinema per Quodlibet.

Il neoliberismo e l'idea di giustizia di Francesco Erspamer  Il neoliberismo e l'idea di giustizia

Il neoliberismo e l'idea di giustizia

La mediazione cinese, l'arroganza occidentale di Paolo Desogus La mediazione cinese, l'arroganza occidentale

La mediazione cinese, l'arroganza occidentale

Sa(n)remo arruolati in guerra di Giorgio Cremaschi Sa(n)remo arruolati in guerra

Sa(n)remo arruolati in guerra

Russia-Occidente: uno scontro di civiltà?   di Bruno Guigue Russia-Occidente: uno scontro di civiltà?

Russia-Occidente: uno scontro di civiltà?

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Il nonno di Elly Schlein e il nazionalismo ucraino di Alberto Fazolo Il nonno di Elly Schlein e il nazionalismo ucraino

Il nonno di Elly Schlein e il nazionalismo ucraino

La giunta PD di Bologna mette al bando la parola "patriota" di Antonio Di Siena La giunta PD di Bologna mette al bando la parola "patriota"

La giunta PD di Bologna mette al bando la parola "patriota"

"Htilal". Ong, crimine iracheno e film censurati di Michelangelo Severgnini "Htilal". Ong, crimine iracheno e film censurati

"Htilal". Ong, crimine iracheno e film censurati

La lotta francese e i tradimenti in Italia di Pasquale Cicalese La lotta francese e i tradimenti in Italia

La lotta francese e i tradimenti in Italia

Giacarta può essere sconfitta? di Federico Greco Giacarta può essere sconfitta?

Giacarta può essere sconfitta?

Gorbachev: ritorno alla terra di Daniele Lanza Gorbachev: ritorno alla terra

Gorbachev: ritorno alla terra

Scuola: 3 giorni di sciopero... ma in California! di  Leo Essen Scuola: 3 giorni di sciopero... ma in California!

Scuola: 3 giorni di sciopero... ma in California!

La Cgil dal consociativismo al governismo di Paolo Pioppi La Cgil dal consociativismo al governismo

La Cgil dal consociativismo al governismo

Nicolai Lilin: Putin e il grande conflitto in Ucraina di Damiano Mazzotti Nicolai Lilin: Putin e il grande conflitto in Ucraina

Nicolai Lilin: Putin e il grande conflitto in Ucraina