L'Unione Europea prepara nuove sanzioni contro la Russia
Nei prossimi mesi, l'Alto rappresentante dell'UE per gli Affari Esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell presenterà una bozza di nuove sanzioni contro la Russia.
Le ulteriori azioni dell'UE contro la Russia si baseranno sul "mantenere un approccio unificato" dei paesi del blocco nei confronti di Mosca, ha scritto Borrell nel suo blog. L'unità dei paesi dell'UE "è il nostro più grande vantaggio quando si lavora con la Russia", ha affermato il capo della diplomazia europea.
Come ha chiarito Borrell, il Consiglio Europeo gli ha incaricato di presentare opzioni per ulteriori restrizioni sulla Federazione Russa, che saranno introdotte se Mosca "continuerà a violare il diritto internazionale negli Stati dell'UE e nei loro vicini". Il diplomatico è stato anche incaricato di sviluppare opzioni per l'interazione con la Russia in aree come il clima, l'assistenza sanitaria, la politica estera.
Allo stesso tempo, Borrell ha sottolineato che Bruxelles è interessata a risolvere i problemi globali insieme a Mosca, poiché ha un ruolo decisivo nell'arena internazionale. L'influenza della Russia sta crescendo, anche in quelle regioni in cui l'UE ha i propri interessi, ha affermato.
La nuova presa di posizione europea arriva dopo che i paesi UE hanno deciso di estendere le sanzioni economiche contro la Russia, con il pretesto che non hanno ravvisato progressi nell’implementazione degli accordi di Minsk e per le crescenti tensioni al confine tra Ucraina e Federazione Russa. Robaltando ovviamente la situazione al fine di dipingere la Russia come aggressiva e le provocazioni ucraine come semplici mosse difensive di Kiev.
Lo scorso aprile, la Russia, in risposta alle misure restrittive imposte dal Consiglio dell'UE nei confronti di sei cittadini russi, ha vietato a otto cittadini dei paesi dell'UE di entrare nel suo territorio.
In seguito, il ministero degli Esteri russo ha denunciato che il vero scopo delle sanzioni anti-russe dell'UE è "frenare ad ogni costo lo sviluppo del nostro Paese".
In zseno all’Unione Europea sembra ancora prevalere la linea russofoba di cui sono alfieri alcuni paesi dell’est Europa, nordici e baltici. La cancelliere tedesca Angela Merkel, con il sostegno del francese Macron, aveva tentato di proporre una minima apertura di dialogo con la Russia ma la sua proposta è stata immediatamente rigettata.