Media israeliani: Missili russi S-300 hanno preso di mira i jet di Tel Aviv nell’ultimo attacco sulla Siria
Dal 2 gennaio la nostra pagina Facebook subisce un immotivato e grottesco blocco da "fact checker" appartenenti a testate giornalistiche a noi concorrenti. Aiutateci ad aggirare la loro censura e iscrivetevi al Canale Telegram de l'AntiDiplomatico
L’emittente israeliana Channel 13 News di Israele ha riferito che un sistema di difesa missilistica S-300 russo avrebbe aperto il fuoco sui jet israeliani mentre effettuavano un'incursione nello spazio aereo siriano lo scorso 13 maggio.
Nel dare la notizia, poi ripresa da altri media israeliani, si precisa che l'attacco è avvenuto mentre l'aviazione israeliana stava bombardando obiettivi vicino alla città di Masyaf, nel nord-ovest della Siria.
Almeno cinque persone sono state uccisi e sette sono rimaste feriti durante gli attacchi israeliani, secondo i media statali siriani.
Secondo quanto riferito, i sistemi di difesa missilistica russi hanno aperto il fuoco sui jet mentre stavano lasciando l'area. Tuttavia, nell’articolo si aggiunge che il radar S-300 non è riuscito ad agganciarsi ai jet israeliani e quindi "non ha rappresentato una seria minaccia".
Il Cremlino ha fornito quattro sistemi S-300 all'esercito arabo siriano (SAA), ma le loro operazioni sono esclusivamente nelle mani di ufficiali russi.
Se confermato, questo incidente si rivelerebbe un importante punto di svolta per gli attacchi illegali di Tel Aviv sul suolo siriano e nei loro rapporti con Mosca.
Le tensioni tra Russia e Israele sono aumentate dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca.