Medvedev sui nuovi progressi della Russia: «I parassiti verdi e i loro sponsor erano stati avvertiti»
Dmitri Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo ed ex presidente del Paese, ha celebrato domenica sui social network l’avanzata delle truppe russe nella provincia ucraina di Dnepropetrovsk, con un post altamente eloquente. "I pidocchi verdi [riferimento dispregiativo alle forze ucraine, ndr] e i loro sponsor erano stati avvertiti. Chi rifiuta di riconoscere la realtà della guerra ai negoziati, la vedrà scritta sul campo", ha scritto Medvedev sul suo canale Telegram. "La pelle dello Stato di Bandera [Stepan Bandera, leader nazionalista ucraino controverso per i legami col nazismo] si sta restringendo. Prosegue la disinfestazione dai parassiti", ha aggiunto, usando un linguaggio che riduce il conflitto a un’operazione di pulizia.
Il ministero della Difesa russo ha confermato domenica che le unità della 90ª Divisione corazzata (gruppo Tsentr) hanno raggiunto il confine occidentale della Repubblica Popolare di Donetsk, entrando ufficialmente nella provincia di Dnepropetrovsk. Intanto, il raggruppamento Yug (Sud) ha annunciato la liberazione dell’insediamento di Zaria, presentata come una vittoria strategica.
L’avanzata rientra in una fase di pressione delle forze russe, che nelle ultime settimane hanno intensificato gli attacchi su più fronti, da Kharkiv a Sumy, quest’ultimo quasi ignorato dai media occidentali nonostante i combattimenti.
Le parole di Medvedev, spesso usate come termometro dell’ala dura del regime, lasciano intravedere una strategia chiara: accelerare l’avanzata prima di eventuali cambiamenti nello scenario internazionale, come le elezioni statunitensi di novembre. Intanto, sul campo, la cattura di villaggi come Zaria serve a logorare le difese ucraine, in attesa del prossimo obiettivo: avvicinarsi a Dnipro, città simbolo del centro-sud del Paese.