Mélenchon: Francia fuori dalla NATO e indipendente dagli USA

1739
Mélenchon: Francia fuori dalla NATO e indipendente dagli USA

 

Jean-Luc Mélenchon, leader del partito di Sinistra, 'France Insoumise, LFI, in un'intervista al quotidiano l'Opinion, dopo aver annunciato la sua candidatura alle presidenziali francesi del 2022, spiega alcuni punti salienti del suo programma politico, in particolare sulla politica estera.

Le parole di Mélenchon dovrebbero far riflettere ed essere allo stesso tmepo uno stimolo per quello che dovrebbe essere in Italia una forza di sinistra. Oggi, in parlamento, Leu, denominata dai media "sinistra radicale" in politica estera ha posizioni meno avanzate anche di alcuni esponenti della DC o dei monarchici durate la prima repubblica.

In merito ad un tema di rilevanza mondiale, tornato prepotentemente nelle agenzie internazionali, ovvero il disarmo nucleare, il leader di LFI ritiene che "i russi sono partner affidabili mentre gli Stati Uniti no. Non firmano quasi nessuno degli accordi che ci interessano, e non solo in campo militare. Smettiamola di ripetere che abbiamo valori in comune con i nordamericani! Non è vero che sosteniamo gli stessi principi". Inoltre, ricorda che "gli Stati Uniti sostengono il diritto di fare quello che vogliono sopra ogni altra cosa. È un paese che in 244 anni di storia ha vissuto 222 anni di guerra. È uno dei pochi paesi che ha sottratto metà del suo territorio al vicino Messico."

Il meglio deve ancora venire. Infatti, sulla NATO Mélenchon è categorico: "Non abbiamo niente a che fare con questa alleanza." E lo spiega in 3 punti:

 

  • Primo, perché è un'alleanza incerta. Non sai esattamente in cosa questo impegna i tuoi alleati, perché l'articolo 5 lascia a tutti la libertà di scegliere il proprio impegno. 

 

  • Secondo punto: ci sono persone che possono essere avversarie o nemiche. Fino ad ora, questa ipotesi era considerata inverosimile, ma con la Turchia abbiamo visto che non lo era. La Turchia ha commesso due atti estremamente aggressivi contro l'esercito francese: il primo, in Siria, bombardando una base dove c'erano le nostre forze speciali e il secondo, contro una nave francese al largo della Libia.

 

  • Terzo punto: il comando militare nel Mediterraneo è assicurato dagli americani e non c'è mai stato alcun dubbio che lo condividessero. Abbiamo un generale francese che è responsabile degli "studi strategici", con i quali gli Stati Uniti non hanno nulla a che fare. Ma nonostante tutto ciò che è concreto e materiale, non siamo niente nella NATO!

 

Sulle spese militari il candidato presidenziali di LFI, ribadisce che "nella NATO l'idea del 2% del PIL non ha senso, è una linea di credito aperta agli americani. L'economia delle armi è la forza trainante dell'economia americana. I presidenti apparentemente più liberali hanno spinto al massimo i programmi sulle armi, penso a Reagan. Con la vittoria di Joe Biden, guarda i languidi romanzi raccontati da parte della sinistra europea! Vi ricordo che lo slogan del nuovo presidente è “Why America Lead Again”. E la signora Clinton ha appena proposto il riarmo generale degli Stati Uniti contro la Cina."

 

Conclude: "I democratici sono bellicosi quanto i repubblicani. I francesi non hanno niente a che fare con questa cattiva faccenda."

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale" di Fabio Massimo Paernti La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

"I nuovi mostri" - Virginia Raggi "I nuovi mostri" - Virginia Raggi

"I nuovi mostri" - Virginia Raggi

Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina di Loretta Napoleoni Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina

Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina

Dark Winds, il noir Navajo che ribalta lo sguardo sul West di Raffaella Milandri Dark Winds, il noir Navajo che ribalta lo sguardo sul West

Dark Winds, il noir Navajo che ribalta lo sguardo sul West

Halloween e il fascismo di Francesco Erspamer  Halloween e il fascismo

Halloween e il fascismo

Anche Caracciolo "filo russo"? di Paolo Desogus Anche Caracciolo "filo russo"?

Anche Caracciolo "filo russo"?

La Dottrina Monroe nell'era della pirateria di Geraldina Colotti La Dottrina Monroe nell'era della pirateria

La Dottrina Monroe nell'era della pirateria

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo di Alessandro Mariani Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

Tecnodistopia di Giuseppe Giannini Tecnodistopia

Tecnodistopia

Il "welfare surrogato" del turismo di massa di Antonio Di Siena Il "welfare surrogato" del turismo di massa

Il "welfare surrogato" del turismo di massa

DELENDA EST di Gilberto Trombetta DELENDA EST

DELENDA EST

Paradossi della società italiana di Michele Blanco Paradossi della società italiana

Paradossi della società italiana

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Legge Fornero: la truffa del governo Meloni di Giorgio Cremaschi Legge Fornero: la truffa del governo Meloni

Legge Fornero: la truffa del governo Meloni

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti