Newsweek costretto a modificare un articolo sulle "richieste della Russia" alla NATO
Newsweek ha corretto un articolo che erroneamente attribuiva alla Russia la richiesta alla NATO di ritirare le truppe dagli Stati baltici come condizione per porre fine alla guerra in Ucraina. L'articolo originale, pubblicato nei giorni scorsi con il titolo "La Russia non fermerà la guerra in Ucraina finché la NATO non si ‘ritirerà’ dai Paesi baltici", faceva riferimento a dichiarazioni del vice ministro degli Esteri russo Sergey Ryabkov. Tuttavia, Ryabkov non aveva menzionato specificamente la regione baltica.
Nell'intervista rilasciata all'agenzia russa TASS e citata da Newsweek, Ryabkov si era limitato a criticare la presenza militare della NATO nell'"Europa orientale", senza nominare Estonia, Lettonia o Lituania. A seguito delle proteste, tra cui quelle dell'ambasciatore lettone presso la NATO Maris Riekstins – che aveva definito l'articolo "molto strano" –, il giornale ha modificato titolo e contenuto, aggiungendo una nota di chiarimento: "L'articolo è stato aggiornato per precisare che Ryabkov non ha fatto riferimento agli Stati baltici".
Nonostante la correzione, la versione iniziale era già stata ripresa da diversi media, tra cui l'emittente pubblica lituana LRT, alimentando commenti preoccupati su un possibile rischio di aggressione russa nella regione – ipotesi che Mosca ha sempre respinto.
Nell'intervista alla TASS, il diplomatico russo aveva ribadito l'opposizione di Mosca all'espansione della NATO verso i confini russi, chiedendo "garanzie di sicurezza giuridicamente vincolanti". "Ridurre il contingente NATO nell'Europa orientale gioverebbe alla stabilità continentale", aveva affermato, senza però indicare Paesi specifici.
Ryabkov aveva inoltre sottolineato che la normalizzazione dei rapporti con l'Occidente passa dal riconoscimento degli "interessi fondamentali della Russia", tra cui la limitazione del dispiegamento di armi offensive vicino al suo territorio. La questione dell'allargamento della NATO rimane centrale nel conflitto con l'Ucraina, ma le sue parole non contenevano minacce esplicite verso gli Stati baltici.
Newsweek non ha presentato scuse formali, limitandosi a correggere il testo.