"Non percepisco Borrell come mio interlocutore": Erdogan umilia così l'UE

6471
"Non percepisco Borrell come mio interlocutore": Erdogan umilia così l'UE

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha risposto all’esortazione di Josep Borrell, alto diplomatico dell'UE, affinché la Turchia si unisca alle sanzioni contro la Russia, affermando che il politico europeo non ha alcuna autorità sulle relazioni tra Mosca e Ankara, come riferisce il canale televisivo turco TRT. E ha poi aggiunto che non considera il diplomatico spagnolo al livello necessario per essere un suo "interlocutore".

"Non percepisco Borrell come mio interlocutore. Può essere solo l'interlocutore di Mevlut (Cavusoglu)”, ha detto Erdogan, riferendosi al ministro degli Esteri turco, definendo "brutte" le parole del diplomatico. 

"Voglio dire che Borrell non può né nominare né regolare le nostre relazioni con la Russia. Non ha né la qualità né la capacità di prendere una decisione del genere in queste materie. È stato un commento ripugnante", ha affermato il leader turco.

Erdogan ha anche ricordato che Ankara media l'accordo sul grano che consente l'esportazione di cereali dai porti ucraini. "Da dove proviene il 44% del grano che l'Europa estrae attualmente? "Viene dal Mar Nero, chi è il mediatore? Turchia. Un grazie per questo? No. Tutti i leader europei mi ringraziano, mentre lei si alza e fa una simile dichiarazione".

Josep Borrell, incredibilmente, ma poi non troppo visto il tenore delle ultime dichiarazioni di questo personaggio che ha davvero poco del diplomatico, ha recentemente dichiarato che l'Unione Europea è preoccupata dal fatto che la Turchia, invece di imporre sanzioni, abbia ampliato gli scambi con la Russia dall'inizio del conflitto in Ucraina.

"La continua politica della Turchia di non aderire alle misure restrittive dell'UE contro la Russia è motivo di crescente preoccupazione", ha affermato, aggiungendo che in quanto Paese candidato all'adesione all'UE, la Turchia non dovrebbe aiutare Mosca ad aggirare le sanzioni.

A differenza di molti Paesi europei, la Turchia si è astenuta dall'imporre misure punitive contro Mosca. Inoltre, ha continuato a collaborare con il Cremlino in vari settori e ha deciso di non chiudere il proprio spazio aereo agli aerei russi o di vietare l'ingresso nel Paese ai turisti russi.

A metà ottobre, il presidente russo Vladimir Putin ha proposto di creare il più grande hub di trasporto del gas in Turchia, se l'Europa lo desidera. Giorni dopo, Erdogan ha annunciato che i due Paesi avevano raggiunto un accordo in merito. 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Ventotene e dintorni di Alessandro Mariani Ventotene e dintorni

Ventotene e dintorni

La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri di Loretta Napoleoni La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri

La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri

Il Poker delle monete è allo “stallo messicano" di Giuseppe Masala Il Poker delle monete è allo “stallo messicano"

Il Poker delle monete è allo “stallo messicano"

Il fraintendimento più profondo sulla parola «liberazione» di Francesco Erspamer  Il fraintendimento più profondo sulla parola «liberazione»

Il fraintendimento più profondo sulla parola «liberazione»

Il 25 aprile e la sovranità di Paolo Desogus Il 25 aprile e la sovranità

Il 25 aprile e la sovranità

L'Ecuador verso l'abisso. Contro tutti i pronostici vince Noboa di Geraldina Colotti L'Ecuador verso l'abisso. Contro tutti i pronostici vince Noboa

L'Ecuador verso l'abisso. Contro tutti i pronostici vince Noboa

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Missile sulla chiesa di Sumy: cui prodest? di Francesco Santoianni Missile sulla chiesa di Sumy: cui prodest?

Missile sulla chiesa di Sumy: cui prodest?

La nuova Bucha di Zelensky di Marinella Mondaini La nuova Bucha di Zelensky

La nuova Bucha di Zelensky

La repressione dello Stato dietro al Decreto Sicurezza di Giuseppe Giannini La repressione dello Stato dietro al Decreto Sicurezza

La repressione dello Stato dietro al Decreto Sicurezza

Il caso Hannibal Gheddafi sta raggiungendo un punto critico di Michelangelo Severgnini Il caso Hannibal Gheddafi sta raggiungendo un punto critico

Il caso Hannibal Gheddafi sta raggiungendo un punto critico

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

Un sistema da salari da fame che va rovesciato di Giorgio Cremaschi Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti