Perché la giornalista Rula Jebreal al Festival di Sanremo?
Ma, perché mai la conduzione (una serata al fianco di Amadeus) del Festival di San Remo 2020 sarebbe stata affidata alla giornalista Rula Jebreal? Forse per dichiarazioni come quelle riportate nel video sotto l’articolo? O per la sua mobilitazione contro il cosiddetto “genocidio di Aleppo” (e cioè la cacciata dei jihadisti che l’avevano dominata per tre anni, decapitando e sottoponendo ad altre indicibili atrocità una popolazione inerme)? Affermazioni che le erano valse, addirittura, il Premio “Peggiore Bufala dell’Anno 2016” indetto dall’Antidiplomatico.
Ma, con Marcello Foa Presidente da un anno e i Cinque Stelle al Governo da due anni, la musica alla RAI non doveva cambiare? O, dopo il Giro di Italia, cominciato a Gerusalemme e la figuraccia dell’intervista ad Assad, ora anche San Remo, condotto da una giornalista palestinese e ora con passaporto israeliano, serve a suggellare la fedeltà verso il sionismo?
Francesco Santoianni
P.S. La bufala di Hamza Al-Khateeb - il tredicenne che, agli albori della guerra alla Siria, secondo Rula Jebreal, sarebbe stato “trucidato, torturato, stuprato, evirato, e finito con tre pallottole” dagli sgherri di Assad- era stata smascherata già nel 2013 da Wikileaks. Per una documentazione più approfondita si veda qui.