PNRR: indebitarsi con Bruxelles per salvare aziende straniere

2688
PNRR: indebitarsi con Bruxelles per salvare aziende straniere

La truffa e l’inutilità del “Piano nazionale di ripresa e resilienza” (PNRR) sta nel fatto che i fondi europei (ammesso arrivino davvero) andranno a favorire, in massima parte, beni e servizi prodotti e forniti da società estere.

Questo significa che lo Stato italiano si indebiterà con gli strozzini di Bruxelles per salvare le aziende straniere che, con la scusa di salvaguardare l’occupazione dei lavoratori italiani, dreneranno enormi risorse pubbliche. Somme che qualunque altro governo di sani di mentre avrebbe investito esclusivamente in favore dell’economia nazionale. 

Detto in altre parole. 

Dalla gigantesca crisi che si è prodotta a causa della pandemia, non se ne esce pompando soldi nell’economia a cazzo di cane. Sperando, come al solito, che il mercato si autoregoli e tutto si aggiusti magicamente da solo. 

L’unica strada realmente efficace per risollevare il tessuto produttivo italiano è finanziare in modo mirato e programmato (qualcuno direbbe pianificato, almeno in parte) le aziende con capitali interni e sedi legali in Italia. 

Incentivando nuove aperture, panificando la costruzione di nuovi poli industriali (possibilmente ecosostenibili) e risollevando le nostre spopolate e depresse aree artigianali e manifatturiere attualmente piene solamente di capannoni decadenti e abbandonati.

Autarchia? Nient’affatto. 

Lo stanno facendo pari pari negli USA di Biden con il programma “Buy American”. Il provvedimento governativo iper-protezionista che punta a incentivare e tutelare il mercato e la produzione interna anziché quella estera. 

E invece noi, in nome de Leuropa, del libero mercato e della sedicente solidarietà europea, andremo gaudentemente a finanziare coi nostri soldi le aziende francesi, tedesche e olandesi. E andando così a salvare il culo agli stessi che - fosse dipeso esclusivamente da loro - ci avrebbero lasciato allegramente fallire per ricomprarci a prezzo stracciato. 

Poi quello che fanno i libdem americani torneremo a considerarlo quando ci sarà da ciarlare nuovamente di tutela delle minoranze e sedicenti diritti civili. Con buona pace di tutto il resto.

Antonio Di Siena

Antonio Di Siena

Direttore editoriale della LAD edizioni. Avvocato, blogger e autore di "Memorandum. Una moderna tragedia greca" 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Burevestnik: il game changer della Russia di Giuseppe Masala Burevestnik: il game changer della Russia

Burevestnik: il game changer della Russia

La triste deriva del movimento pro-Pal di Michelangelo Severgnini La triste deriva del movimento pro-Pal

La triste deriva del movimento pro-Pal

La risposta di Repubblica sui bambini ucraini "rapiti" da Putin di Francesco Santoianni La risposta di Repubblica sui bambini ucraini "rapiti" da Putin

La risposta di Repubblica sui bambini ucraini "rapiti" da Putin

Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo di Francesco Erspamer  Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo

Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo

La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici di Paolo Desogus La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici

La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici

Nel “bunker” di Maduro di Geraldina Colotti Nel “bunker” di Maduro

Nel “bunker” di Maduro

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

“Burevestnik”. Che cos'è la nuova arma testata dalla Russia di Marinella Mondaini “Burevestnik”. Che cos'è la nuova arma testata dalla Russia

“Burevestnik”. Che cos'è la nuova arma testata dalla Russia

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Cina e Russia non temono più l'Occidente di Michele Blanco Cina e Russia non temono più l'Occidente

Cina e Russia non temono più l'Occidente

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti