Quello che non hai ancora compreso sul diktat dei "250 miliardi di prodotti energetici USA all'anno"
di Alessandro Volpi
Ancora sull'Accordo Ue-Usa. C'è un passaggio in merito alle dichiarazioni fatte da Trump e Von der Leyen che ha dell'incredibile ma, forse, trova una spiegazione, la solita. Secondo entrambi l'Unione Europea si impegnerebbe a comprare entro il 2028 prodotti energetici americani per 750 miliardi di dollari: in pratica 250 miliardi all'anno.
Rispetto a questo impegno sono utili due considerazioni.
La prima, quantitativa. Nel 2024, peraltro anno record di acquisti, l'Unione europea ha comprato energia dagli Stati Uniti per poco più di 76 miliardi di dollari. Dunque, in base all'impegno preso, nei prossimi tre anni anni dovrebbe acquistare ogni anno un quantitativo triplo. A ciò bisogna aggiungere che il totale degli acquisti di energia da parte dell'Europa è di poco superiore ai 400 miliardi di dollari. Quindi, secondo l'impegno preso da Von der Leyen, l'Unione europea dovrebbe acquistare ogni anno il triplo dell'energia che compra dagli Stati Uniti che diventerebbero quasi il solo fornitore. Si tratta di numeri chiaramente incredibili anche perché una quota importante di energia è trasportata da gasdotti e oleodotti o generata da altre forme di produzione. L'impegno preso da Usa e Ue dunque è davvero irrealizzabile e, peraltro, sarebbe infinitamente costoso.
La seconda considerazione è ancora più spicciola. L'energia non è comprata dagli Stati, ma in larghissima parte dalle imprese; quindi, se l'accordo dovesse essere applicato sarebbe necessario che i governi imponessero - non è affatto chiaro come - alle aziende di comprare solo gas americano, con costi enormi. Ma allora perché queste dichiarazioni? la spiegazione è semplice e, appunto, la solita.
Le grandi società che producono energia negli Stati Uniti sono nelle mani delle Big Three, di un ristretto gruppo di grandi banche e di Berkshire, che, altrettanto naturalmente, hanno beneficiato, subito, delle dichiarazioni di Trump e Von der Leyen con un rialzo del valore dei loro titoli. In questo senso, Trump e Von der Leyen di fatto concordano nell'accrescere il valore dei grandi colossi finanziari: accade con le armi e accade con l'energia. Del resto tra le società i cui titoli sono cresciuti assai figura Venture Global che ha firmato con Eni un accordo ventennale.