Ristabiliamo la priorità tra diritti sociali e civili. Che la terra ti sia lieve Luana

6905
Ristabiliamo la priorità tra diritti sociali e civili. Che la terra ti sia lieve Luana

Luana a soli 22 anni era già una lavoratrice e una giovane madre. È morta ieri, nella fabbrica tessile in cui faceva l’operaia, trascinata e schiacciata viva da un rullo.
Stamattina suo figlio di cinque anni si è svegliato orfano, mentre la generazione di sua madre, insieme ad artisti, intellettuali e politici, è troppo occupata a discutere di questioni di genere e accusare di benaltrismo chiunque creda che la priorità di questo Paese sia ancora tutelare il lavoro.
Perché, vedete, qui il problema non è il presunto conflitto fra diritti sociali e civili.
Quanto piuttosto il rendersi conto dell’uso strumentale che viene fatto di questi ultimi. Usati come paravento progressista e migliorativo della società nel suo complesso mentre il diritto al lavoro, pietra angolare della nostra Costituzione e cardine dell’emancipazione e dello sviluppo degli individui, viene smantellato, sfruttato, vilipeso e reso sempre più precario e insicuro in nome del mercato e della produttività.
Nessuna contrapposizione quindi. Solo la sacrosanta necessità di ristabilire un ordine di priorità.
E non mi si venga a dire che “le due lotte vanno insieme”. Inizierò a crederci quando vedrò i partiti e la presunta intellighenzia di “sinistra”, acculturata e benestante, lottare altrettanto compattamente a difesa del lavoro. Mobilitata per promuovere un dibattito pubblico totalizzante, che abbia come unico obiettivo spiegare alle giovani generazioni quali sono le reali cause che ci hanno condotto a questo disastro. E, soprattutto, quali soluzioni concrete adottare per venire fuori da una condizione drammatica che riguarda il futuro del Paese nella sua interezza.
Fino ad allora, scusatemi, non potrò essere dei vostri. Anche a costo di passare, ancora una volta, per rossobruno, conservatore, criptofascista, reazionario o qualunque altra cosa vi venga in mente (continuate tranquillamente voi).
A impormelo è la mia coscienza di uomo, di cittadino e di socialista. Che non vuole arrendersi all’idea che - mentre il capitalismo selvaggio procede impunito nel distruggere tutto - ci si debba far dettare l’agenda politica da chi, con tutta evidenza, non ha mai rischiato di morire schiacciato da un macchinario industriale. E, cosa ancor più grave, utilizza strumentalmente le legittime rivendicazioni delle minoranze per nascondere il colossale tradimento compiuto in danno di milioni di onesti lavoratori. Le cui vite sono state svendute e sacrificate sull’altare della religione della modernità. Un culto che, individualmente, consente a tutti di essere chiunque si voglia. Purché non ci si ribelli mai alla propria eterna condizione di schiavi.
Questo è. Il resto, per il momento, non mi interessa.
 
 

Antonio Di Siena

Antonio Di Siena

Direttore editoriale della LAD edizioni. Avvocato, blogger e autore di "Memorandum. Una moderna tragedia greca" 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Come Milei ha aperto le porte al saccheggio dell'Argentina di Giuseppe Masala Come Milei ha aperto le porte al saccheggio dell'Argentina

Come Milei ha aperto le porte al saccheggio dell'Argentina

La risposta di Repubblica sui bambini ucraini "rapiti" da Putin di Francesco Santoianni La risposta di Repubblica sui bambini ucraini "rapiti" da Putin

La risposta di Repubblica sui bambini ucraini "rapiti" da Putin

Halloween e il fascismo di Francesco Erspamer  Halloween e il fascismo

Halloween e il fascismo

Il "cessate il fuoco" è nudo di Paolo Desogus Il "cessate il fuoco" è nudo

Il "cessate il fuoco" è nudo

Nel “bunker” di Maduro di Geraldina Colotti Nel “bunker” di Maduro

Nel “bunker” di Maduro

Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo di Alessandro Mariani Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo

Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

La sinistra, l'America, e l'Occidente di Giuseppe Giannini La sinistra, l'America, e l'Occidente

La sinistra, l'America, e l'Occidente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

In Italia è fortunato solo chi ha redditi elevati di Michele Blanco In Italia è fortunato solo chi ha redditi elevati

In Italia è fortunato solo chi ha redditi elevati

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

L'orrore e' il capitalismo di Giorgio Cremaschi L'orrore e' il capitalismo

L'orrore e' il capitalismo

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti