Soumahoro, non certamente Sankara
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Finalmente la sinistra rosé ha coerentemente trovato il suo nuovo lider maximo.
Uno che non hai mai tuonato contro il neocolonialismo occidentale nel suo continente d’origine.
Che non ha mai denunciato il diabolico sistema del debito che strozza i paesi africani.
Che non ha mai provato a spiegare il sofisticato sistema che muove le grandi masse di migranti africani.
Ma al contrario di tutto questo, occupandosi unicamente di ciò che avviene a valle del problema, finisce giocoforza per rinforzare i capisaldi ideologici del globalismo capitalista. Alimentando il diabolico meccanismo che incentiva l’esodo dei disperati via mare anziché contrastarlo. Finendo per rendersi complici (quasi certamente involontari) di naufragi e morti in mare.
Quella gigantesca allucinazione occidentale di massa che fa “vedere” i problemi dell’Africa e degli africani, che concede loro diritto di vita e di parola, solo quando stanno affogando. Non prima.
Accoglienza e non solidarismo internazionale.
Diritto a migrare e non diritto a restare a casa propria a costruirsi un futuro dignitoso nella propria terra.
Generiche carestie e conflitti e non colonialismo.
Stivali di gomma e non anfibi militari.
Soumahoro e non certamente Sankara.
P.s. Per chi volesse conoscere quello che sta accadendo veramente in Africa consiglio di leggere il libro di Michelagelo Severgnini: "L'Urlo: schiavi in cambio di petrolio"