Sul trattato per le "future pandemie"

2974
Sul trattato per le "future pandemie"

Di Marinella Correggia

 

E il 30 marzo 2021, diversi capi di Stato (dalla Francia all’Ucraina, dal Ruanda al Regno unito, dalle Fiji al Kenya, dalla Grecia all’Albania), su iniziativa del co-firmatario direttore generale dell’Oms, hanno proposto formalmente (nella lettera «Full text of op-ed by 25 world leaders calling for pandemic treaty» https://en.yna.co.kr/view/AEN20210329009100325), un nuovo «trattato internazionale per la preparazione, la prevenzione, l’individuazione, la valutazione e la risposta alle pandemie», all’insegna della «trasparenza, cooperazione, responsabilità condivisa». Tirano in ballo nientemeno – come sempre – la devastazione delle due guerre mondiali definendo la pandemia «la sfida più grande per la comunità globale dagli anni 1940». 

 

Il riferimento è alla pandemia in corso mentre le misure anti-pandemiche in corso (davvero molto diverse da un paese all’altro) non vengono assolutamente messe in discussione. Ricordiamo che le due guerre mondiali provocarono decine di milioni di morti per non dire dei mutilati e degli affamati, e ridussero in macerie il tessuto abitativo e produttivo. Comunque la lettera dei 25 (più il direttore generale dell’Oms) chiede un’«architettura internazionale robusta che protegga le future generazioni». Ma in che cosa deve consistere la protezione? Si legge, è vero, il richiamo all’«approccio One Health che collega la salute degli umani, degli animali e del nostro pianeta». 

Tuttavia le future pandemie vengono date per scontate (assicurando che «la domanda non è se, ma quando») e il focus della lettera è prettamente medico-farmacologico-securitario. «Ci impegniamo ad assicurare, per questa e per le future pandemie, la disponibilità universale ed equa a vaccini, farmaci, materiale diagnostico, sicuri, efficaci e a prezzo accessibile. L’immunizzazione è un bene pubblico globale e avremo bisogno di sviluppare, produrre e distribuire vaccini nella maniera più rapida possibile. Ecco perché è stato messo in moto l’Acceleratore Act-A per promuovere un equo accesso a test, trattamenti e vaccini». 

Ma l’Act-A non basta e dunque ci vuole un trattato, una pietra miliare, a sostegno del diritto universale alla salute, coinvolgendo governi e società nello sforzo che comprende «un potenziamento della cooperazione internazionale pr migliorare, per esempio, i sistemi di allerta, condivisione dei dati, ricerca, produzione e distribuzione a livello locale e regionale di contromisure mediche e di salute pubblica come vaccini, medicine, apparecchiature diagnostiche ed equipaggiamenti per la protezione personale». (Mascherine e vaccini sono assicurati. Cibi sani e ambiente pulito come prevenzione e diritto, forse continueranno a non essere assicurati. Non ci può essere spazio e denaro per tutto. Visto che poi, ad esempio, le stesse cure a buon mercato vengono boicottate). 

 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Ventotene e dintorni di Alessandro Mariani Ventotene e dintorni

Ventotene e dintorni

Recessione e inflazione, due facce della stessa medaglia. di Giuseppe Masala Recessione e inflazione, due facce della stessa medaglia.

Recessione e inflazione, due facce della stessa medaglia.

Basta che se ne parli di Francesco Erspamer  Basta che se ne parli

Basta che se ne parli

L'Ecuador verso l'abisso. Contro tutti i pronostici vince Noboa di Geraldina Colotti L'Ecuador verso l'abisso. Contro tutti i pronostici vince Noboa

L'Ecuador verso l'abisso. Contro tutti i pronostici vince Noboa

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Missile sulla chiesa di Sumy: cui prodest? di Francesco Santoianni Missile sulla chiesa di Sumy: cui prodest?

Missile sulla chiesa di Sumy: cui prodest?

La nuova Bucha di Zelensky di Marinella Mondaini La nuova Bucha di Zelensky

La nuova Bucha di Zelensky

La repressione dello Stato dietro al Decreto Sicurezza di Giuseppe Giannini La repressione dello Stato dietro al Decreto Sicurezza

La repressione dello Stato dietro al Decreto Sicurezza

Fu Bergoglio il primo a censurare L’Urlo di Michelangelo Severgnini Fu Bergoglio il primo a censurare L’Urlo

Fu Bergoglio il primo a censurare L’Urlo

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

Mattarella firma la legge liberticida di Michele Blanco Mattarella firma la legge liberticida

Mattarella firma la legge liberticida

Un sistema da salari da fame che va rovesciato di Giorgio Cremaschi Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti