"Un whatsapp al mio me del 2001"
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Stamattina ho mandato un whatsapp al mio me del 2001.
"Non spaventarti. Sono io. Io tu.
Ti scrivo dalla fine del 2021. So esattamente dove sei e cosa stai facendo.
Come ogni martedì mattina sei entrato alla seconda ora per saltare greco e proprio ora stai andando all’edicola a comprare il Manifesto. Fermati! Non farlo. Conservati le 2.000 lire che hai in tasca. Con quelle, oggi pomeriggio, ti compri un pacchetto di marlboro a contrabbando.
Oppure, se raccatti altre 500 lire, ti smezzi due canne col compare tuo. Qualunque cosa ma risparmiale, non ne vale la pena.
Adesso devo dirti una cosa molto importante, ma prima mettiti seduto. Il mondo da cui ti scrivo è letteralmente impazzito. E il solo giornale minimamente leggibile, l’unico che - condivisibili o meno le sue posizioni - si sforza di pubblicare un prodotto editoriale lievemente dissonante dal vergognoso conformismo di un mondo dell’informazione popolato da guitti e saltimbanchi l’ha fondato nientedimeno che Maurizio Belpietro.
Se non sei ancora svenuto sappi che mi dispiace, ma qualcuno doveva avvisarti. Buon proseguimento."