Unione Europea: Lo scontro Est-Ovest prossimo venturo

5373
Unione Europea: Lo scontro Est-Ovest prossimo venturo


 

Come previsto dai segnali evidenziati in passato, la Commissione europea ha in programma di spostare decine di miliardi di euro in finanziamenti comunitari dai paesi dell’Europa orientale a quelli dell’Europa meridionale con l’obiettivo di punire i ribelli e ricondurli alla disciplina politica imposta da Bruxelles. La riforma sarà uno dei punti più controversi della stesura del prossimo bilancio europeo, il Multiannual Financial Framework (MFF) per il periodo 2021-2027 che segnerà profondi mutamenti nella distribuzione dei 350 miliardi di euro di fondi strutturali per la coesione e lo sviluppo destinati alle zone più deboli dell’Unione europea.

 

Emmanuel Macron e Angela Merkel sono i principali sostenitori dell’idea di usare il MFF per governare la Ue, ma la cosa che ancora non era stata chiarita è se e come la Commissione europea avrebbe effettivamente avuto la possibilità di imporsi sugli Stati membri e dettare delle linee guida molto severe per decidere come manipolare a proprio piacimento l’allocazione delle risorse. La via è stata trovata.

 

Dopo l’allargamento a Est del 2004 i fondi della Ue furono destinati allo sviluppo dei nuovi stati membri per colmare il gap tra i paesi occidentali e i nuovi arrivati dell’ex blocco sovietico. Bruxelles ha intenzione di mettere da parte i vecchi parametri basati esclusivamente su valutazioni economiche rimpiazzandoli con criteri più ampi come la disoccupazione giovanile, i livelli di istruzione, il tasso di innovazione, il trattamento dell’ambiente e l’accoglienza dei migranti. Non solo, nell’allocazione delle risorse si vuole tenere conto anche della conformità nell’applicazione dello stato di diritto, dell’impegno nella lotta alla corruzione e altri parametri considerati “coesione dei valori” dell’Unione europea.

 

Non ci vuole molto a capire che tutto questo serve a mettere direttamente nel mirino la Polonia, l’Ungheria e tutti quei paesi dell’est ormai da tempo ai ferri corti con la Commissione per via del comportamento con i migranti e di un’interpretazione della democrazia che Bruxelles considera autoritario e antidemocratico. Varsavia ha già dichiarato che l’idea di collegare l’erogazione di fondi strutturali a cose come lo stato dell’indipendenza della magistratura nel proprio Paese è un attacco alla sovranità nazionale. Anche Budapest, dove Viktor Orban è più trionfante e scatenato che mai, non tarderà a farsi sentire.

 

Un ruolo fondamentale sarà giocato dalla disponibilità all’accoglienza dei migranti: non vuoi accogliere i rifugiati? Non avrai i fondi strutturali. Quello dell’accoglienza dei migranti è un parametro particolarmente controverso perché potrebbe riportare fondi nei paesi ricchi, come la Germania e la Svezia che hanno accolto quote considerevoli di rifiugiati. La nuova strategia potrà essere imposta in fase di negoziato mettendola ai voti. Questo significa che per annullare la decisione è necessario che nel Consiglio emerga un’improbabile maggioranza qualificata di stati membri, ma il Gruppo di Visegrad (Polonia, Ungheria, Cechia e Slovacchia) da solo non è sufficiente a mettere in minoranza sostenitori e beneficiari del nuovo sistema.

 

Diversificare gli obiettivi e la distribuzione dei fondi europei avrebbe anche una sua logica, ma impostarla in maniera così ostile è pericoloso. I paesi dell’Europa dell’Est sono entrati nell’Unione europea per interesse economico e per aderire al blocco geopolitico della NATO, non per aderire a un progetto di super-stato europeo che gli dica costantemente cosa fare e cosa non fare. Se dovessero cominciare a vedere la Ue esclusivamente come una minaccia senza opportunità reagiranno di conseguenza, il comportamento degli ultimi anni ha dimostrato che non sono disposti a farsi piegare da Bruxelles e non provano nessun complesso di sudditanza nonostante siano beneficiari netti dei fondi strutturali europei.

 

Il Commissario europeo del budget, Gunther Oettinger, annuncerà la sua proposta per il MFF 2021-2017 la settimana prossima. Questi negoziati non saranno semplicemente i più difficili e velenosi di sempre: potrebbero essere gli ultimi.

 

 

Federico Bosco

 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

L'Europa che non c'è di Loretta Napoleoni L'Europa che non c'è

L'Europa che non c'è

RADIO GAZA - puntata 4 - “A costo della vita, non lasceremo Gaza” di Michelangelo Severgnini RADIO GAZA - puntata 4 - “A costo della vita, non lasceremo Gaza”

RADIO GAZA - puntata 4 - “A costo della vita, non lasceremo Gaza”

Lo "strano" silenzio sull'incendio nel porto di Amburgo di Francesco Santoianni Lo "strano" silenzio sull'incendio nel porto di Amburgo

Lo "strano" silenzio sull'incendio nel porto di Amburgo

Il Saccheggio Coloniale della Cultura Nativa Americana di Raffaella Milandri Il Saccheggio Coloniale della Cultura Nativa Americana

Il Saccheggio Coloniale della Cultura Nativa Americana

Care "celebrity" che (ora) vi vergognate di Israele e dell'occidente di Francesco Erspamer  Care "celebrity" che (ora) vi vergognate di Israele e dell'occidente

Care "celebrity" che (ora) vi vergognate di Israele e dell'occidente

Il vocabolario è saturo di Paolo Desogus Il vocabolario è saturo

Il vocabolario è saturo

Xi incontra i leader dell'UE a Pechino di Gao Jian Xi incontra i leader dell'UE a Pechino

Xi incontra i leader dell'UE a Pechino

Situazione grave (ma non seria) a quota 8000 di Alessandro Mariani Situazione grave (ma non seria) a quota 8000

Situazione grave (ma non seria) a quota 8000

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Metsola e il turismo (senza sosta) dell'UE a Kiev di Marinella Mondaini Metsola e il turismo (senza sosta) dell'UE a Kiev

Metsola e il turismo (senza sosta) dell'UE a Kiev

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Stipendi e differenze, un confronto tra Italia e Germania di Michele Blanco Stipendi e differenze, un confronto tra Italia e Germania

Stipendi e differenze, un confronto tra Italia e Germania

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti