Video. Dopo Piacenza, anche a Firenze la Polizia reprime i lavoratori Texprint

Video. Dopo Piacenza, anche a Firenze la Polizia reprime i lavoratori Texprint

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

 

Dopo gli arresti e le perquisizioni di Piacenza anche a Firenze contro gli operai della Texprint la repressione contro i lavoratori messa in atto dalla Polizia non consoce soste. Il governo Draghi si manifesta così nella sua chiarezza a difesa degli interessi padronali.

Segue Comunicato del Si Cobas Firenze Prato

Questa mattina i reparti antisommossa sono intervenuti per tre volte per sgomberare i lavoratori in presidio permanente da ormai quasi 60 giorno davanti ai cancelli della Texprint. Le immagini testimoniano un utilizzo vergognoso della violenza contro lavoratori che protestano contro condizioni disumane di sfruttamento e richiedo di lavorare nel rispetto del contratto nazionale per otto ore e cinque giorni (contro le attuali 12 ore per 7 giorni la settimana).

Due operai sono stati trasportati in condizioni gravi al pronto soccorso. Uno dei lavoratori ha perso coscienza dopo aver ricevuto un pugno in testa da un agente. Sono molti i feriti più lievi per i colpi ricevuti dalla polizia e dopo essere stati trascinati sull'asfalto per metri.

 

Che questo intervento arrivi nel giorno in cui è diventata di pubblico dominio la notizia dell'interdizione per Mafia dell'azienda dagli appalti e bandi pubblici (dopo aver incassato 340mila euro nel 2020 per la produzione di mascherine) e a 24 ore di distanza dal tavolo con l'Unita di Crisi della Regione lascia senza parole.

Da quasi 60 giorni denunciamo l'intreccio tra Texprint e clan della 'ndrangheta, e la figura di Zhang Yu Sang (detto Valerio), arrestato in luglio dalla FDA di Milano insieme a mebri del clan Greco con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale aggravata dal metodo mafioso e dalla disponibilità di armi, autoriciclaggio, intestazione fittizia di beni e bancarotta.

‌La politica e le istituzioni devono assolutamente condannare l'operato della Questura senza giri di parole. Contro lo sfruttamento e gli intrecci tra mafie e imprenditoria non

‌bastano le dichiarazioni di circostanza. Serve il coraggio politico di dire da che parte si sta e agire di conseguenza.

La vertenza TEXPRINT ha scoperchiato un vaso di Pandora. Il distretto tessile pratese è territorio di illegalità e sfruttamento da almeno due decenni. I lavoratori che denunciano si ritrovano trattati come pericolosi criminali.

Non è difficile immaginare che, dopo oggi, una azienda già sprezzante delle leggi e dei diritti (l'ispettorato ha rilevato uso di manodopera a nero anche durante il corso dello sciopero) si senta ancora più "tutelata" da chi, in teoria, dovrebbe contrastare sfruttamento e criminalità organizzata.

Oggi si è scritta una pagina buia i diritti e nella dignità del lavoro sul nostro territorio.

Lo sciopero continua insieme al presidio permanente ai cancelli.

In questi giorni invece inizieranno le iniziative sindacali di protesta ai negozi dei marchi della moda che in questi anni si sono servite della Texprint come terzista. Anche loro, che hanno goduto di tariffe "competitive" garantite dallo sfruttamento, sono responsabili di questa realtà. La campagna di denuncia inizierà dai punti vendita del marchio DIXIE.

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela di Geraldina Colotti 28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino" di Clara Statello Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico di Leonardo Sinigaglia 25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni) di Giuseppe Giannini Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

Libia. 10 anni senza elezioni di Michelangelo Severgnini Libia. 10 anni senza elezioni

Libia. 10 anni senza elezioni

L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite di Pasquale Cicalese L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite

L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar di Paolo Arigotti Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS di Michele Blanco DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti