Zakharova sottolinea l'“interferenza diretta” della Francia nelle elezioni rumene
La Russia accusa la Francia di ingerenza negli affari interni della Romania e di manipolazione elettorale attraverso la richiesta di bloccare canali conservatori su Telegram prima delle presidenziali. Lo ha dichiarato la portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, commentando le rivelazioni del cofondatore di Telegram Pavel Durov. Quest'ultimo ha denunciato le pressioni ricevute da Nicolas Lerner, capo dell'intelligence francese, per censurare voci conservatrici romene - proposta che avrebbe rifiutato.
Zakharova ha bollato il fatto come "violazione della libertà d'espressione e interferenza diretta in uno Stato sovrano", mentre il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha definito "alquanto strane" le elezioni romene, vinte a novembre dall'anti-NATO Calin Georgescu. I suoi successivi annullamenti e l'esclusione di Georgescu dai nuovi scrutini hanno scatenato proteste e critiche internazionali.
In Romania è stato eletto presidente - nella tornata elettorale di domenica - il filoeuropeo Nicusor Dan, sindaco di Bucarest, in un contesto segnato da accuse di campagne estere contro il suo rivale euroscettico George Simion. Il politologo Eduardo Luque Guerrero commenta: "La comunità internazionale sta assistendo a uno sviluppo autoritario dell'Unione Europea".