La spirale tra imposte non pagate, austerità e sovratassazione in Grecia continua. Molti contribuenti costretti a scendere a patti con lo stato per pagare vecchie pendenze mese per mese, non riescono a pagare le tasse richieste per l'anno successivo. Con tutta la buona volontà, semplicemente non ci sono risorse per un paese in cui tre cittadini su cinque, secondo un ultimo rapporto della Commissione bilancio del Parlamento, hanno superato o stanno per superare la soglia di povertà.
Il quotidiano greco
Kathimerini riporta nello specifico come
i debiti accumulati sulle tasse verso lo stato da parte dei cittadini greci hanno toccato un nuovo record a settembre con la cifra di 70,16 miliardi di euro – rispetto ai 69,24 miliardi di euro ad agosto - secondo cifre rese note dal Segretario Generale per le rendite pubbliche ieri. Solo nel mese di settembre i contribuenti hanno quindi accumulato debiti pari a 923 milioni di euro. Nel periodo tra gennaio e settembre, lo stato è riuscito ad ottenere solo 2,69 miliardi di euro di arretrati (il 14% circa), non toccando l'obiettivo posto dalla troika per due miliardi di euro.
Lo stesso è accaduto con i debiti contratti con la Compagnia elettrica nazionale, la DEH. I debitori hanno stipulato accordi per pagare gli arretrati, ma non sono stati in grado di farlo.