Jair Bolsonaro, il fascio-liberista che piace ai mercati

Insieme al suo consigliere economico, l'ultraliberista Paulo Guedes, vuole privatizzare tutte le aziende statali

13415
Jair Bolsonaro, il fascio-liberista che piace ai mercati



di Fabrizio Verde
 

La vittoria del candidato fascio-liberista Jair Bolsonaro al primo turno delle presidenziali brasiliane era preventivabile dopo l’esclusione del grande favorito Lula, ma non nei termini in cui questa è arrivata. Dopo un tale risultato ci si sarebbe aspettati mercati in fibrillazione, la moneta brasiliana in flessione rispetto al dollaro, un crollo in Borsa a San Paolo. Visto che potrebbe diventare presidente un negazionista della dittatura, che vorrebbe fucilare i militanti della sinistra e ritiene gli afrodiscendenti dei subumani che «non servono a niente». Insomma, con Bolsonaro presidente si rischia la guerra civile. 

 

Invece niente. I mercati reagiscono con euforia. La Borsa di San Paolo chiude con un rialzo del 5,46% a 87.291, e il real si rafforza rispetto al dollaro del 3,67%, facendo segnare il valore più basso rispetto alla moneta brasiliana dallo scorso mese di agosto. 

 

Il motivo di questa ‘euforia’ è presto detto. Possiede un nome e un cognome. Paulo Guedes. Consigliere economico del fascioliberista Bolsonaro e futuro ministro dell’Economia se l’ex capitano dell’esercito dovesse il 28 ottobre battere Haddad del PT e diventare il nuovo presidente del Brasile. 

 

Guedes è un ultraliberista formatosi all’Università di Chicago. La stessa tristemente nota per aver sfornato i Chicago Boys, economisti cileni che indirizzarono l’economia del Cile guidato dal generale fascista Augusto Pinochet. Una teoria economica, quella neoliberista, purtroppo ancora fortemente in voga. In particolare nella Vecchia Europa non a caso piegata da una crisi economica praticamente perenne. 

 

La scelta di Guedes - accusato anche di avere legami con la Open Society di George Soros - all’economia conferma che Bolsonaro altro non è che un fascioliberista. Un Pinochet 2.0 come lo abbiamo definito in questo articolo. 

 

La ricetta per il Brasile è la stessa applicata in varie parti del mondo e che inevitabilmente conduce al fallimento. Se si hanno dubbi in proposito basta vedere l’Argentina tornata nel baratro dopo appena due anni di liberismo selvaggio applicato dal governo Macri. 

 

Paulo Guedes con il benestare di Jair Bolsonaro vuole il massacro sociale. Prevede di «vendere tutto», ossia privatizzare tutte le aziende statali. Ricalcolare le pensioni. Leggi tagli brutali ai trattamenti. Rendere la Banca Centrale indipendente dal governo. Dulcis in fundo, ridimensionare i programmi sociali. 

 

I mercati e la finanza potrebbero mai aver paura di un simile programma economico?


Come potrebbero? Questo è il loro programma economico. 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

Un passo indietro di un secolo di Loretta Napoleoni Un passo indietro di un secolo

Un passo indietro di un secolo

“Cercare l’impatto, non la mera sopravvivenza”: lettere da Gaza di Michelangelo Severgnini “Cercare l’impatto, non la mera sopravvivenza”: lettere da Gaza

“Cercare l’impatto, non la mera sopravvivenza”: lettere da Gaza

L'Ue cala il jolly delle "armi chimiche" di Francesco Santoianni L'Ue cala il jolly delle "armi chimiche"

L'Ue cala il jolly delle "armi chimiche"

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione di Raffaella Milandri Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Le due Italie: chi perde (e chi vince) dai dazi di Trump di Francesco Erspamer  Le due Italie: chi perde (e chi vince) dai dazi di Trump

Le due Italie: chi perde (e chi vince) dai dazi di Trump

Cara Giorgia, ma quale dialogo? di Paolo Desogus Cara Giorgia, ma quale dialogo?

Cara Giorgia, ma quale dialogo?

Marx e l'ecologia Marx e l'ecologia

Marx e l'ecologia

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea? di Gao Jian La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

La cena per l'Ucraina: il vertice della spartizione di Giuseppe Giannini La cena per l'Ucraina: il vertice della spartizione

La cena per l'Ucraina: il vertice della spartizione

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Una tassa giusta per i miliardari di Michele Blanco Una tassa giusta per i miliardari

Una tassa giusta per i miliardari

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

O si e' contro la Nato o si e' sua complice di Giorgio Cremaschi O si e' contro la Nato o si e' sua complice

O si e' contro la Nato o si e' sua complice

Il romanzo anticinese di Fubini di Fabrizio Verde Il romanzo anticinese di Fubini

Il romanzo anticinese di Fubini

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti