Aldo Leopold, Natura, cultura e libertà

Aldo Leopold, Natura, cultura e libertà

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Aldo Leopold è uno scrittore non molto conosciuto che ha fondato l’ambientalismo internazionale. Nel suo libro “Tutto ciò che è libero è selvaggio” si può capire qualcosa di più di lui, su di noi e sul nostro pianeta (www.pianobedizioni.com, 2022, 150 pagine, euro 16).

Da un certo punto di vista il messaggio fondamentale del libro è quello di considerare la specie umana come la vera custode della Natura. Questo difficile obiettivo è solo una parte della verità. La cosa più vera è che la Natura è l’unica padrona del mondo. L’uomo ha il diritto inalienabile di utilizzare la Natura, ma “Gli uomini che distruggono la nostra natura selvaggia stanno alienando uno di questi diritti, e lo stanno facendo con dedizione poiché il risultato del loro lavoro crea risultati disastrosi e, peggio ancora permanenti” (parte introduttiva e descrittiva del libro).

Per alcuni grandi pensatori di una volta “la terra è come un conto in banca: se il prelievo supera l’interesse, il capitale diminuisce”. In effetti, come disse Van Hise, “conservazione vuol dire usare con saggezza”, e molto probabilmente intendeva “un uso misurato ed equilibrato” delle cose naturali (p. 18). Oltretutto non bisognerebbe mai dimenticare che “La stabilità e la diversità sono collegate tra loro poiché sono entrambe il risultato finale del processo evolutivo” (p. 56).

Quindi un buon esperto di biologia non andrebbe mai sottovalutato. Ad esempio “La successione ecologica è l’evoluzione di un ecosistema, dovuto all’avvicendamento nella stessa area di diverse comunità in relazione alla modificazione dell’ambiente fisico, causata a sua volta dall’azione degli organismi. Il processo di successione tende al raggiungimento di un ecosistema stabile, o climax, dove siamo massima l’omeostasi, cioè la capacità del sistema di assorbire le perturbazioni esterne (naturali o indotte dall’uomo) mantenendo integra la propria struttura” (nota a p. 47).

Comunque fondamentalmente “In vent’anni di “progresso” il cittadino medio è giunto ad avere il diritto di voto, l’inno nazionale, la Ford, un conto in banca, e un’alta opinione di se stesso, ma non la capacità di vivere intensamente senza deturpare e spogliare l’ambiente, né la convinzione che tale capacità, e non l’intensità, è il vero termometro del suo grado di civiltà” (p. 9). E in questo momento molto complicato non siamo per niente pochi sulla Terra. Per la grande fortuna degli esseri umani “l’anticonformismo è il più alto traguardo evolutivo degli animali sociali” (p. 82).

Ma la triste realtà è rappresentata dal fatto che un numero esagerato di città su questo pianeta ha perso troppo specie di piante e troppe specie di animali. Del resto “La conservazione richiede indubbiamente senso della misura” (p. 18) e a volte “le idee, come gli uomini, possono trasformarsi in tiranni” (p. 27). Non è per niente facile vivere da veri esseri umani.

Aldo Leopold è stato un grande professore universitario americano e uno dei punti di riferimento del conservatorismo e dell’ambientalismo. Il professore è morto prematuramente nel 1948 nel tentativo di spegnere un incendio boschivo.

 

Nota educativa – “Il sistema educativo, culturale ed economico occidentale ha attecchito e si è sviluppato sul senso di scissione dell’uomo dalla terra, piuttosto che su quello di appartenenza reciproca” (Bartolommei, Etica e Ambiente, 1989). Da un certo punto di vista “Noi siamo fatti della stessa sostanza dei sogni, e nello spazio e nel tempo d’un sogno è raccolta la nostra breve vita” (Shakespeare, nota a p. 120).

Nota esistenziale – Nel passato erano sicuramente molto più liberi. Leggete qua: “A meno di inserire la libertà di cura nella Costituzione, verrà il giorno in cui la medicina si organizzerà nelle forme di una dittatura mascherata. Restringere l’arte della guarigione solo ai dottori, negando pari privilegi agli altri, costituirà la Bastiglia della scienza medica” (Benjamin Rush, 1745-1813). Inoltre il grande scienziato più volte censurato Nikola Tesla ha detto: “If you want to find the secrets of the universe, think in terms of Energy, Frequency, and Vibration”.

Nota molto strana – Segnalo un ottimo scritto sula stranissima morte del religioso russo Rasputin: https://piccolenote.ilgiornale.it/54033/anche-una-mano-britannica-nellomicidio-di-rasputin. Infine lascio alcuni link recenti: https://100giornidaleoni.it/tv/verso-un-mondo-di-malati-cronici-con-barbara-balanzoni; https://www.youtube.com/watch?v=KLuX271nCDg (le melodie cellulari di Carlo Ventura); https://100giornidaleoni.it/tv/tutta-la-verita-con-giorgio-bianchi (una dura testimonianza dall’Ucraina); https://www.byoblu.com/2022/03/26/perche-ce-sfiducia-nella-politica-manca-la-coerenza-luca-teodori; https://100giornidaleoni.it/tv/mi-hanno-murato-il-locale-con-monica-cadau (una testimonianza dall’Italia); www.youtube.com/watch?v=kKZmJSPiTyg (una testimonianza di Vera Sharav). Infine ricordo le cose fondamentali citate dal noto dottor Andrea Stramezzi: https://www.radioradio.it/2022/03/aumento-contagi-sistema-immunitario-stramezzi; https://www.radioradio.it/2022/03/stramezzi-valanga-raffica-risposte-ascoltatori-gente-stufata-capisco (con l’incredibile testimonianza telefonica di un malato di Covid trapiantato).

Damiano Mazzotti

Damiano Mazzotti

"Prima delle leggi, prima della stampa, la democrazia è la parola che puoi scambiare con uno sconosciuto" (Arturo Ixtebarria').

 

Damiano Mazzotti è nato nel 1970 in Romagna e vive in Romagna. Si è laureato in Psicologia Clinica e di Comunità a Padova nel 1995. Nel corso della vita si è occupato di consulenza, di formazione e di comunicazione, lavorando nella Regione Emilia-Romagna, per società di Milano e per l’Istituto Europeo di Management Socio-Sanitario di Firenze. Nel 2008 diventa uno studioso indipendente e un Citizen Journalist che ha pubblicato centinaia di articoli sulla piattaforma informativa Agoravox Italia (www.agoravox.it/Damiano-Mazzotti). Nel 2009 ha pubblicato Libero pensiero e liberi pensatori, il primo saggio di un giornalista partecipativo italiano. 

 

 

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