Alessandro Barbero spiega le ragioni del No al Green Pass

9079
Alessandro Barbero spiega le ragioni del No al Green Pass

In un'intervista di oggi al "Corriere della Sera", Alessandro Barbero spiega le ragioni (sacrosante) della sua opposizione a quella mostruosità giuridica e morale che è il green pass: 

«La frase più importante dell'appello è la prima: siamo preoccupati perché la disposizione vigente "estende, di fatto, l'obbligo di vaccinazione in forma surrettizia per accedere ai diritti fondamentali allo studio e al lavoro, senza che vi sia la piena assunzione di responsabilità da parte del decisore politico". Il governo ritiene di poter togliere alla gente diritti fondamentali, neppure civili o politici, ma umani, come quello di accedere a un ospedale o a una lezione universitaria, tanto da non far sentire una parola per dire almeno che è preoccupato e dispiaciuto di doverlo fare, e senza prendersi la responsabilità di rendere obbligatorio per legge il vaccino, misura con cui io, sia pure non senza dubbi, alla fine sarei d'accordo. C'è poi nel testo un accenno anche al mondo del lavoro in generale: non si tratta di essere indifferenti alla sicurezza di chi lavora, ma ci sono misure umilianti di cui è impossibile vedere l'utilità: penso a quegli operai o poliziotti che non possono mangiare in mensa seduti accanto ai colleghi, con i quali, però, hanno lavorato fianco a fianco fino a un minuto prima». 

Insomma, Barbero conferma in pieno quanto scrivevo ieri: 
Il fatto che Barbero sia o meno a favore dell'obbligo vaccinale non inficia di una virgola il suo ragionamento contro il green pass, che è molto semplice: il green pass è illegittimo proprio perché rappresenta una forma di vaccinazione obbligatoria surrettizia (de facto ma non de jure). È *questo* a renderlo inaccettabile. Se lo Stato vuole introdurre l'obbligo vaccinale - dice Barbero - se ne assumesse la responsabilità. Sarebbe a dire che il green passa va rigettato *a prescindere* dall'opinione che uno abbia a proposito dell'obbligo vaccinale, proprio perché rappresenta un modo per spoliticizzare una decisione che invece è squisitamente politica, e bypassare così la ricerca del consenso (e già qui, cari compagni per il green pass, avete preso una cantonata colossale). In altre parole, sarebbe nell'interesse di *tutti* - non solo di chi è favorevole, ma anche di chi è contrario - che lo Stato si assumesse la responsabilità di (cercare di) introdurre l'obbligo vaccinale, poiché almeno questo permetterebbe di avere un dibattito pubblico nel merito. Permetterebbe, insomma, di *politicizzare* la questione. Di avere un minimo di dialettica democratica. Che è esattamente quello che l'attuale strategia cerca di evitare.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri di Loretta Napoleoni La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri

La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri

La controffensiva di Trump in Medio Oriente di Giuseppe Masala La controffensiva di Trump in Medio Oriente

La controffensiva di Trump in Medio Oriente

Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America? di Raffaella Milandri Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America?

Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America?

Papa "americano"? di Francesco Erspamer  Papa "americano"?

Papa "americano"?

Sionismo o mito dell'"eccezionalità"? di Paolo Desogus Sionismo o mito dell'"eccezionalità"?

Sionismo o mito dell'"eccezionalità"?

Le narrazioni tossiche di un modello in crisi di Geraldina Colotti Le narrazioni tossiche di un modello in crisi

Le narrazioni tossiche di un modello in crisi

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

La Festa ai Lavoratori di Gilberto Trombetta La Festa ai Lavoratori

La Festa ai Lavoratori

Interferenza degli Stati Uniti nel Congresso del PKK? di Michelangelo Severgnini Interferenza degli Stati Uniti nel Congresso del PKK?

Interferenza degli Stati Uniti nel Congresso del PKK?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Il PD e i tre tipi di complici dei crimini di Israele di Giorgio Cremaschi Il PD e i tre tipi di complici dei crimini di Israele

Il PD e i tre tipi di complici dei crimini di Israele

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti