C'è chi guarda alle Filippine chi all'Iran: la guerra fredda asiatica di Cina e Usa
di Diego Angelo Bertozzi
A pochi giorni dalla stipula di nuovo patto di sicurezza, prendono il via le esercitazioni militari congiunte tra Usa e Filippine (“Balikatan” in nome ufficiale) il cui scopo è valutare la prontezza di reazione di fronte a “minacce marittime”, ufficialmente identificate nella pirateria e nelle emergenze umanitarie. Impossibile, tuttavia, non pensare che il vero convitato di pietra sia la Cina popolare in un Mar cinese meridionale interessato da controversie territoriali. Lo chiariscono le dichiarazione del ministro degli Esteri di Manila Albert del Rosario: “I modelli aggressivi di comportamento volte a cambiare lo status quo minacciano la pace e la stabilità nella regione. Balikatan 2014, con la sua attenzione alla sicurezza marittima, sostiene con forza le nostre capacità per affrontare queste sfide.”
Nel frattempo Pechino spinge per rafforzare i propri legami con la Repubblica islamica dell’Iran, non solo dal punto di vista energetico ed economico. La volontà, manifestata dal ministro della Difesa Chang Wanquan in visita al suo omologo iraniano, è quella di “approfondire i legami in materia di difesa e cooperazione militare” per salvaguardare la pace e la stabilità nella regione.