Chi mette veramente in pericolo la convivenza civile tra i popoli
di Michele Blanco
Netanyahu, un vero e proprio criminale e terrorista che come primo ministro governa Israele, è riuscito per mesi a rinviare la sua fine politica con l’unico criminale, ingiusto, terribile e pericolosissimo sistema che conosce: la guerra, le false notizie e l'odio. Solo che è ora chiaro a tutti che si tratta della sua guerra privata, ignobilmente e falsamente fatta passare come "legittima difesa contro l’Impero del Male degli ayatollah", visto che è chiaramente dimostrato che l'Iran non ha nessuna bomba atomica come, al contrario, Israele, che ne ha minimo 70 ma probabilmente anche di più di tali micidiali e terribili ordigni.
Questo vero e proprio criminale ricercato dalla Corte Penale Internazionale per crimini contro l'umanità, in appena 20 mesi ha aperto, senza che nessuno lo fermasse, ben sette fronti di guerra: Gaza, Cisgiordania, Iran, Libano, Siria, Iraq, Yemen. Ma nessuno dei suoi "democratici" alleati, a parte le false condanne a parole, ha fatto nulla per fermarlo o quantomeno effettivamente prenderne le distanze. La frase ormai stantia dell’aggressore e dell’aggredito vale per la Russia e l’Ucraina, ma purtroppo, non per Israele e i suoi vicini continuamente aggrediti con decine di migliaia di persone letteralmente massacrate, come è accaduto e accade ora a Gaza.
In un mondo normale Israele avrebbe subìto sanzioni forti giuste e giustificate, ma al contrario le cosiddette "democrazie" lo riforniscono di armi micidiali. I mass media, telegiornali e stampa, ci ricordano che Israele è alleato di Usa e Unione Europea, ma allora noi che facciamo permettiamo a Israele di violare i diritti umani fondamentali e di massacrare con le armi che ingiustamente gli forniamo centomila palestinesi indifesi, come libanesi, yemeniti, siriani, iraniani, arabi, etc.
Per il resto del mondo, la stragrande maggioranza della popolazione mondiale, siamo complici dei crimini di Netanyahu e Israele. Sia per gli USA che per l'Unione Europea la vera minaccia viene da Israele, che ci mette giustamente contro il Medio Oriente, il Nordafrica e tutto il resto del mondo. Se avessimo ministri degli esteri capaci (noi abbiamo Tajani, che come dovrebbe essere noto a tutti è assolutamente incompetente oltre che incapace), dovremmo interrompere ogni rapporto con Tel Aviv almeno finché sarà governato dal criminale terrorista Netanyahu. Tutte le nazioni del mondo dovrebbero essere coinvolte in un negoziato globale che faccia finire questa vera e propria "guerra mondiale a pezzi" prima che sia troppo tardi.
L’Italia, fin dagli anni 70, si era costruita un ruolo di ponte fra l’Occidente e il mondo arabo. Sarebbe ora che persone preparate e competenti si occupino della politica estera, anche italiana, per far cessare questi inutili e disumani massacri, per ottenere giustizia e una possibilità di pace e di una vita normale per tutti i popoli del Medio Oriente, in primis per i Palestinesi.