Cina, 80 anni dopo la vittoria sul fascismo: parata e memoria per non dimenticare

A Pechino una commemorazione nazionale con Xi Jinping per onorare i caduti della Resistenza e riaffermare l’impegno per la pace mondiale

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Cina, 80 anni dopo la vittoria sul fascismo: parata e memoria per non dimenticare

Nel 2025 la Cina commemorerà con grande solennità l’80° anniversario della vittoria nella Guerra del Popolo Cinese di Resistenza contro l’Aggressione Giapponese e nella Seconda Guerra Mondiale Antifascista. Una cerimonia centrale si terrà il 3 settembre a Pechino, in Piazza Tian’anmen, dove il presidente Xi Jinping parteciperà alla commemorazione e pronuncerà un discorso ufficiale per rendere omaggio ai caduti e ai sopravvissuti del conflitto.

Secondo quanto annunciato dall’agenzia di stampa Xinhua, le commemorazioni assumeranno un carattere nazionale, coinvolgendo tutte le principali istituzioni del Paese. “Dopo 14 anni di ardua e eroica lotta, il popolo cinese conseguì una grande vittoria nella Guerra di Resistenza contro l’Aggressione Giapponese, segnando il trionfo definitivo della Guerra Mondiale Antifascista,” ha dichiarato Hu Heping, vice ministro esecutivo del Dipartimento di Propaganda del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese. “Questa vittoria monumentale appartiene non solo al popolo cinese, ma anche ai popoli di tutto il mondo”.

Elemento centrale della commemorazione sarà la maestosa parata militare del 3 settembre, organizzata nella capitale per mostrare la modernizzazione delle forze armate cinesi. L’evento includerà formazioni a piedi, colonne corazzate e squadroni aerei, ma quest’anno sarà particolarmente focalizzato sulle nuove capacità belliche. “Saranno esibite forze di nuova generazione operanti nei domini dell’intelligenza artificiale, della guerra subacquea, delle operazioni informatiche ed elettroniche, e persino delle armi ipersoniche”, ha spiegato Wu Zeke, vicedirettore dell’ufficio organizzativo della parata. Tutte le attrezzature esposte saranno di produzione nazionale e già in servizio attivo.

La parata, ha aggiunto Wu, “dimostrerà i principi della supremazia nelle operazioni congiunte, della superiorità informativa e dell’impiego di forze d’élite”. Ogni componente del sistema bellico verrà presentato in modo integrato: dalle forze strategiche di attacco alle unità tattiche di nuova generazione, fino ai sistemi di supporto e ricognizione. Secondo l’esperto militare Song Zhongping, “la parata metterà in risalto la capacità della Cina di evolversi con l’avanzamento tecnologico e di prepararsi ai conflitti futuri”.

Accanto agli aspetti militari, le celebrazioni comprenderanno iniziative culturali, educative e memoriali in tutta la nazione. Saranno consegnate medaglie commemorative ai veterani sopravvissuti, agli ex ufficiali e alle famiglie dei caduti, mentre nei musei e memoriali di tutto il Paese si terranno mostre, rievocazioni e cerimonie ufficiali. Il 7 luglio, ad esempio, verrà ricordato l’anniversario dell’inizio della guerra con una cerimonia al Museo della Resistenza a Pechino. Il 13 dicembre sarà invece dedicato al ricordo delle vittime del massacro di Nanchino, con una commemorazione nazionale presso l’omonimo Memoriale.

Hu Heping ha sottolineato che “organizzare eventi commemorativi di così alto profilo riflette il profondo rispetto del Partito e dello Stato per la storia e per gli eroi caduti, e mira a rafforzare e ispirare il sentimento patriottico nel popolo”. Ha inoltre ribadito che le commemorazioni “hanno una grande e duratura rilevanza nel trasmettere lo spirito di patriottismo e di indomita resistenza”.

La Cina invita anche gli amici internazionali a partecipare alle commemorazioni, inclusi simposi accademici e mostre all’estero organizzate da musei cinesi. “Accogliamo con favore tutti i Paesi e i popoli amanti della pace per seguire e partecipare alle attività commemorative della Cina”, ha dichiarato Hu, “affinché insieme possiamo onorare la vittoria tanto sofferta e storica della guerra contro l’aggressione giapponese e contro il fascismo”.

Nel contesto di un ordine internazionale sempre più instabile, la Cina intende riaffermare il proprio ruolo come potenza stabilizzatrice. “La parata mostrerà l’impegno della Cina nel difendere l’ordine internazionale del dopoguerra e la sua ferma opposizione a qualsiasi rinascita del fascismo”, ha concluso Song Zhongping. E mentre il gigante asiatico guarda al futuro, il messaggio lanciato da Pechino è chiaro: ricordare il passato, rafforzare il presente e impegnarsi per un domani di pace.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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