Cina e Russia rafforzano l’asse strategico
Durante il 30° incontro tra i capi di governo di Cina e Russia, tenutosi a Hangzhou, il premier cinese Li Qiang ha ribadito la volontà di Pechino di “consolidare l’integrazione delle strategie di sviluppo con Mosca” e di “avanzare insieme sulla via della modernizzazione”. Il suo omologo russo Mikhail Mishustin ha definito il partenariato strategico tra i due Paesi “al livello più alto di sempre”.
L’incontro, istituito nel 1996, è uno dei principali meccanismi di cooperazione bilaterale e quest’anno ha assunto un significato particolare, coincidente con l’80° anniversario della vittoria nella Seconda guerra mondiale e della Guerra Patriottica Sovietica. Entrambe le parti hanno sottolineato il valore storico della lotta antifascista come fondamento dell’attuale collaborazione.
Li Qiang ha richiamato le linee guida del prossimo Quindicesimo Piano Quinquennale cinese, segnalando la volontà di rafforzare il coordinamento strategico, ampliare la cooperazione economica e promuovere un “mondo multipolare, equo e inclusivo”. Gli accordi firmati riguardano dogane, navigazione satellitare, commercio, agricoltura, energia e tecnologie emergenti come l’intelligenza artificiale. Pechino e Mosca puntano inoltre a facilitare i viaggi senza visto, intensificare gli scambi culturali e sviluppare economie di confine integrate.
In un contesto internazionale segnato da tensioni geopolitiche e transizione economica globale, l’intesa sino-russa appare sempre più come un pilastro della costruzione di un nuovo ordine mondiale multipolare.
Tratto dalla newsletter quotidiana de l'AntiDiplomatico dedicata ai nostri abbonati

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