“Controllo gli Stati Uniti, controllo Donald Trump”: il messaggio di cui si vanta Netanyahu, secondo Tucker Carlson
Il giornalista statunitense Tucker Carlson ha affermato di non poter sopportare le parole che sarebbero state espresse dal Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu nei confronti del suo paese, dichiarando di sentirsi “eccessivamente” umiliato dopo averle apprese.
Secondo quanto riportato da Carlson durante una conversazione con il collega Glenn Greenwald nel programma ‘System Update’, Netanyahu si vanterebbe senza mezzi termini in Medio Oriente di esercitare un’influenza diretta sulla politica statunitense. “Bibi va in giro – questo è un fatto, non me lo sto inventando, perché ho parlato con persone a cui lo ha detto – va in giro per il Medio Oriente, la sua regione, il suo stesso paese, dicendo alla gente in modo diretto, semplicemente affermando: ‘Io controllo gli Stati Uniti. Io controllo Donald Trump’”, ha commentato il giornalista.
Carlson ha espresso il suo profondo disappunto in qualità di cittadino statunitense. “Sono americano. Come credete che mi sentirei, anche se non avessi votato per Trump, cosa che invece ho fatto, ho fatto campagna per Trump, ma anche se fossi Joe Biden? Sono americano […] è troppo umiliante, non posso sopportarlo e non dovrei essere costretto a sopportarlo”. Il giornalista ha sfidato chiunque a contraddire la sua ricostruzione, sostenendo la veridicità assoluta delle sue affermazioni: “È un fatto. Sfido chiunque a dire che non è vero, perché è vero. Sapete che è vero”.
Carlson ha aggiunto di aver criticato i leader del proprio paese perché permettono che i 350 milioni di cittadini statunitensi si sentano mal rappresentati e siano costretti a sostenere azioni che disapprova, in particolare il sostegno alle “cose malvagie” che Israele compie contro la popolazione palestinese a Gaza. “Permettono che la mia nazione di 350 milioni di persone sia costretta a fare cose malvagie per me e i miei figli a causa di un altro paese. È una violazione dell’accordo più basilare che abbiamo con i nostri leader, che è ‘per favore, che ci rappresentino?’ Almeno la maggior parte del tempo, e loro non lo fanno”, ha affermato.
Il giornalista ha descritto questo contesto come un “rituale di umiliazione costante” volto a portare alla follia gli americani e a trasformarli in “persone che odiano”. Carlson ha concluso dichiarando la sua intenzione di non aderire a questa dinamica e indicando nell’“espansione” di Israele, attraverso l’occupazione forzata dei territori palestinesi, la causa del contendere.