Copia un post ironico su Draghi: la gaffe di Briatore è virale
Quella volta che...
Briatore copia un post su Facebook, non comprendendo che il post voleva essere satirico.
Poiché il post è stato oggetto anche di pesanti critiche da parte di alcuni europarlamentari e riproposto su Twitter tanto da diventare virale, arriva adesso la precisazione del vero autore del post, che voleva essere ironico, ma che Flavio Briatore o il social media manager di Flavio Briatore, nell'entusiasmo dell'avvento dell'era Draghi, non ha capito, lo fatto proprio e lo ha riproposto senza citare la fonte.
Scrive Francesco Ferla su Facebook:
"Caro Flavio Briatore.
Ti sei impossessato delle mie parole su Draghi "costretto a fare consultazioni con il bibitaro... come se Michelangelo fosse costretto a consultarsi con quello delle strisce pedonali".
Io posso scriverlo, questo concetto... tu no.
Non ti sei nemmeno accorto di appartenere alla categoria sulla quale stavo ironizzando, ovvero di coloro che raggiungono elevati posti di comando pur privi di istruzione. Quale sarebbe il tuo tenore culturale?
Bene, caro Flavio, c'è una infinita differenza tra le stesse parole, espresse da persone diverse. Non basta copiare e incollare.
Io ho studiato tutta la vita, e provo un grande rispetto verso il bibitaro, il conte, la regina e l'idraulico... le mie parole sono ironiche, satiriche, e la scrittura in siciliano trasforma un testo in una forma astratta, una iperbole, una metafora.
La frase in siciliano ammorbidisce la durezza di un pensiero, lo astrae, volutamente.
Le stesse parole, espresse da te, hanno invece una malizia diversa.
... u' stigghiolaro ha un senso, nella frase... smorza, allevia, stempera.
Io sono perfettamente cosciente del valore di ogni singola parola, quando scrivo.
Io non posso essere classista con chi non ha potuto studiare... la vita dipende da troppi fattori esterni che non sono legati al nostro valore.
Io non posso essere classista perchè il mio modo di vedere il mondo non è legato al concetto di successo.
Sono troppo articolato per non comprendere bene quanto sia casuale la vita, e come la possibilita' di studiare sia un dono che ti arriva dal cielo.
E' difficile che la signora Pina abbia scelto di non studiare, probabilmente non ha potuto.
E' solo fortuna, fortuna di trovarsi nell'ambiente giusto al momento giusto, avere fortuna di ricevere stimoli culturali.
Tu appartieni all'ambiente dell'effimero dei soldi, non molto lontano da quello delle veline, dell'apparenza, del lusso effimero, dell'ambizione.
Usi le mie parole, ma non comprendi di scrivere su uno specchio, sul quale si riflette la tua mentalità".