Corea del Sud: Yoon Suk-yeol revoca la legge marziale dopo poche ore
Il presidente della Corea del Sud, Yoon Suk-yeol, ha annunciato la revoca della legge marziale, imposta nella serata di martedì come risposta a quelle che aveva definito "forze anti-statali" con simpatie verso il Nord, accusate di paralizzare le funzioni essenziali dello Stato e minare l’ordine costituzionale. La decisione di revocare la misura è stata presa dopo che l'Assemblea Nazionale – i membri che sono riusciti a farlo - ha votato all'unanimità per bloccarla e ha richiesto il ritiro delle forze militari dispiegate.
In una dichiarazione trasmessa in diretta, Yoon ha spiegato che il governo terrà una riunione di emergenza per accogliere la richiesta del Parlamento e mettere fine al regime speciale. La legge marziale, durata solo poche ore, è stata oggetto di forti critiche da parte dell’opposizione e persino di parte del partito di governo. L’imposizione iniziale, definita "scioccante" dall'ex ministro degli Esteri Kang Kyung-wha, ha sollevato accuse di abuso di potere. Secondo Kang, il decreto è stato deciso senza consultare il Consiglio dei ministri, con l’eccezione del ministro della Difesa.
Il leader del Partito Democratico, Lee Jae-myung, ha descritto la legge marziale come "incostituzionale", esortando militari e polizia a riprendere le loro normali funzioni. L’opposizione aveva già contestato il presidente nei giorni precedenti, respingendo la proposta di bilancio per il 2025 e chiedendo indagini su scandali legati alla moglie e ad alti funzionari.
La vicenda mette ulteriormente sotto pressione l’amministrazione Yoon, già criticata per la gestione delle tensioni politiche interne, mentre la rapida revoca del decreto evidenzia il crescente isolamento del presidente.
*Tratto dalla newsletter quotidiana de l'AntiDiplomatico dedicata ai nostri abbonati
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https://www.bbc.com/news/articles/c0lgw1pw5zpo
https://www.washingtonpost.com/world/2024/12/03/south-korea-yoon-martial-law/