Crisi umanitaria in Venezuela? Solo una fake news, afferma esperto dell'ONU

L'avvocato e storico statunitense Alfred de Zayas, esperto nel campo dei diritti umani, ha messo in guardia sull'uso del termine crisi umanitaria per intervenire in Venezuela e rovesciare l'attuale governo

20668
Crisi umanitaria in Venezuela? Solo una fake news, afferma esperto dell'ONU



di Fabrizio Verde
 

«Ho comparato le statistiche del Venezuela con quelle di altri paesi e non c’è una crisi umanitaria, di certo c’è scarsità, ansia e penuria ma chi ha lavorato per decenni alle Nazioni Unite e conosce la situazione dei paesi in Asia, Africa e alcuni in America, sa che la situazione in Venezuela non è quella di una crisi umanitaria», queste le parole chiare pronunciate ai microfoni di teleSUR da Alfred de Zayas, smontano la narrazione dominante riguardante il Venezuela. 

 

Alfred de Zayas, avvocato e storico statunitense, esperto indipendente delle Nazioni Unite (ONU) per la Promozione di un Ordine Internazionale Democratico ed Equo, ha espresso il proprio giudizio dopo aver concluso una visita in Venezuela proprio per appurare se Caracas stesse vivendo una crisi umanitaria come affermato quotidianamente dal complesso dei media mainstream ed esponenti politici che avversano la Rivoluzione Bolivariana. 

 

Secondo l’esperto Onu, che possiede grande esperienza nel campo dei diritti umani, la presunta crisi umanitaria viene utilizzata per provare a intervenire in Venezuela e rovesciare il governo democraticamente eletto di Nicolas Maduro. 

 

Spiegando che, nonostante molti sostengano che il Paese sia sull’orlo del baratro, «Il Venezuela patisce una guerra economica, un embargo finanziario, soffre di un alto livello di contrabbando e, logicamente, ha bisogno di solidarietà internazionale per risolvere questi problemi». 

 

Invece la comunità internazionale sembra, o almeno quella parte legata agli interessi statunitensi, sembra andare nella direzione contraria attraverso l’inasprimento delle già inique sanzioni che colpiscono Caracas. Sanzioni che invece andrebbero revocate «perché peggiorano la carenza di cibo e medicine, è inaccettabile pensare che in presenza di una crisi di malaria nell’Amazzonia venezuelana, la Colombia abbia bloccato la vendita di medicinali e il Venezuela abbia dovuto ottenerli dall’India». 

 

Durante la sua visita in Venezuela, de Zayas, ha tenuto incontri con funzionari governativi, vittime di violazioni di diritti umani ed episodi di violenza legati alle cosiddette ‘guarimbas’ (proteste violente e di natura golpista organizzate dall’opposizione) per approfondire la conoscenza della situazione politica, economica e sociale del paese latinoamericano al centro di una spaventosa attività di disturbo che nasce nel nord del continente. 

 

Una visita oscurata

 

L’esperto ha inoltre dichiarato a teleSUR che di norma, le dichiarazioni di un alto funzionario delle Nazioni Unite, segretario del Comitato per i Diritti Umani e capo del Dipartimento Reclami dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite, vengono immediatamente riprese e rilanciate da grandi media come BBC e The New York Times. 

 

Invece i media mainstream hanno deciso di ignorare le conclusioni di de Zayas che avrebbero demolito il castello di bugie costruito ormai da anni per screditare il Venezuela presso l’opinione pubblica internazionale e spianare la strada a un eventuale intervento nel paese. «Nel caos del Venezuela, sia la CNN che la BBC mi hanno ignorato, è come se la mia visita in Venezuela non fosse mai avvenuta, come se non avessi visitato il paese», ha denunciato l’esperto delle Nazioni Unite. Aggiungendo che teleSUR e Sputnik sono stati gli unici media a raccogliere la sua testimonianza. 

 

Infine, de Zayas ha reso noto di aver ricevuto forti pressioni in merito alla sua visita in Venezuela. Con il palese obiettivo di andare a influenzare quello che sarebbero poi state le conclusioni della missione a Caracas. «Ho ritenuto che vi fossero interferenze con la mia indipendenza, io sono il relatore, determino il mio programma, conosco quali siano le informazioni rilevanti per la mia relazione, ma non voglio che il rapporto mi venga dettato e alcune organizzazioni non governative mi hanno suggerito in modo non gentile con lettere offensive, quello che dovevo fare quando ero in Venezuela». 

 

Negli ultimi tempi si è scatenata la crociata contro le cosiddette fake news. La tanto sbandierata crisi umanitaria in Venezuela, imputata alla cattiva gestione di Maduro, si è rivelata proprio essere un classico esempio di fake news. Non concepita e diffusa dai tanto fantomatici quanto imprendibili hacker russi, ma dall’intero apparato mediatico mainstream a reti unificate. 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

Come Milei ha aperto le porte al saccheggio dell'Argentina di Giuseppe Masala Come Milei ha aperto le porte al saccheggio dell'Argentina

Come Milei ha aperto le porte al saccheggio dell'Argentina

La risposta di Repubblica sui bambini ucraini "rapiti" da Putin di Francesco Santoianni La risposta di Repubblica sui bambini ucraini "rapiti" da Putin

La risposta di Repubblica sui bambini ucraini "rapiti" da Putin

Halloween e il fascismo di Francesco Erspamer  Halloween e il fascismo

Halloween e il fascismo

Il socialismo e' l'antidoto di Paolo Desogus Il socialismo e' l'antidoto

Il socialismo e' l'antidoto

Nel “bunker” di Maduro di Geraldina Colotti Nel “bunker” di Maduro

Nel “bunker” di Maduro

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

“Burevestnik”. Che cos'è la nuova arma testata dalla Russia di Marinella Mondaini “Burevestnik”. Che cos'è la nuova arma testata dalla Russia

“Burevestnik”. Che cos'è la nuova arma testata dalla Russia

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Trump vuole fare pagare al mondo intero i debiti degli USA di Michele Blanco Trump vuole fare pagare al mondo intero i debiti degli USA

Trump vuole fare pagare al mondo intero i debiti degli USA

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti