"E' storica”. Francesca Albanese (ONU) sulla decisione del Procuratore CPI contro Netanyahu
Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sui diritti umani nei Territori palestinesi occupati, comprende che per la popolazione di Gaza, devastata dalla guerra, la mossa del procuratore della Corte penale internazionale di richiedere mandati di arresto per Netanyahu e Gallant può sembrare troppo poco e troppo tardi.
Ma “per me è un giorno storico, storico”, ha dichiarato Albanese ad Al Jazeera.
“Non è una cosa da poco che il procuratore della CPI [stia cercando di emettere] mandati di arresto per due leader israeliani e non è solo per crimini di guerra… è per crimini che sono stati commessi intenzionalmente e volontariamente – la politica generale che ha animato questa campagna contro la popolazione di Gaza è messa in discussione”, ha sottolineato.
“Senza condonare o giustificare i crimini commessi da Hamas, questi crimini avrebbero dovuto essere indagati e perseguiti. Non avrebbe dovuto dare margine di manovra a Israele per iniziare una guerra che si è trasformata in una guerra genocida contro l’intera popolazione palestinese”.
“La Palestina è stata una cartina di tornasole per la credibilità della corte e di questo pubblico ministero in particolare. E dopo il 7 ottobre, dopo l’8 ottobre, è stato costretto ad agire”, ha aggiunto.
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