Ex presidente Karzai: "Dietro l'Isis in Afghanistan ci sono gli Stati Uniti"
Hamid Karzai, ex presidente dell'Afghanistan, ha accusato gli Stati Uniti di collaborare con lo Stato islamico iracheno e il gruppo del Levante (ISIL) nel suo paese.
In un'intervista esclusiva rilasciata ad Al Jazeera venerdì, Karzai ha dichiarato che il governo degli Stati Uniti ha permesso all'ISIL, noto anche come ISIS, di prosperare all'interno dell'Afghanistan. "A mio avviso Daesh è emerso sotto la piena presenza, sorveglianza militare, politica e di intelligenge degli Usa".
Karzai ha affermato che l'amministrazione americana del presidente Donald Trump ha usato l'ISIL come una scusa per sganciare una bomba enorme sull'Afghanistan nell'aprile del 2017. L'esplosivo, noto anche come "madre di tutte le bombe" (MOAB), era pari a 11 tonnellate di TNT con un raggio d'azione di 1,6 km. "E il giorno dopo del lancio di questa bomba, Daesh ha coonquistato un distretto in Afghanistan. Ciò ci dimostra che non può esserci la mano degli Stati Uniti dietro", ha sottolineato Karzai che ha anche affermato di accogliere positivamente l'inchiesta aperta sul suo conto dalla Corte penale internazionale per crimini di guerra.
E poi un messaggio alle Ong dei diritti umani e alla stampa occidentale: "Ho detto agli organismi occidentali per i diritti umani quello che stava succedendo in Afghanistan. Lo stavano nascondendo. La stampa occidentale lo stava nascondendo".