Gaza: è saltato l'accordo di cessate il fuoco?

3163
Gaza: è saltato l'accordo di cessate il fuoco?

Unione Democratica Araba-palestinese - UDAP*

 
Nonostante le tensioni interne e le dichiarazioni di Netanyahu, più che l'accordo per il cessate il fuoco, sembra essere la tenuta del governo israeliano quella "in bilico".

LA TREGUA A GAZA È “IN BILICO”?
Negli ultimi giorni, numerose testate giornalistiche hanno riportato la notizia che l’accordo per il cessate il fuoco, annunciato mercoledì sera, stia per saltare. La causa di questa situazione sarebbe, secondo le dichiarazioni di Netanyahu, “il mancato rispetto degli accordi da parte di Hamas”.
L’entrata in vigore del cessate il fuoco è prevista per domenica 19 gennaio, ma le contrastanti notizie e dichiarazioni stanno generando molta incertezza.

ISRAELE E I CESSATE IL FUOCO
Storicamente, le forze d’occupazione israeliane hanno sempre sfruttato i lassi di tempo tra la firma degli accordi di cessate il fuoco e la loro entrata in vigore per intensificare i bombardamenti su Gaza.
Questa pratica mira a creare il massimo danno possibile prima che le operazioni di attacco vengano ufficialmente fermate - per questo abbiamo assistito a un’intensificarsi dei bombardamenti dopo l’annuncio dell’accordo.

LE DINAMICHE POLITICHE INTERNE ISRAELIANE
Quello in corso in queste ore sembra, più che altro, essere una manovra politica interna israeliana, legata alla crisi politica che sta attraversando il governo di Netanyahu; all'interno della coalizione israeliana deve infatti fare i conti con la crisi tra Likud e i partiti di estrema destra come il Partito del Sionismo Religioso e Potere di Israele, guidati da Smotrich e Ben Gvir.
Questi si sono infatti, nel corso degli ultimi mesi, fermamente opposti al cessate il fuoco, con la minaccia di far saltare il governo.
 
RICATTI POLITICI E IL RISCHIO DI ELEZIONI ANTICIPATE
Il ricatto è che, se l’accordo per il cessate il fuoco dovesse essere accettato con condizioni imposte dalla resistenza palestinese, i due esponenti di estrema faranno cadere l'esecutivo, spingendo per elezioni anticipate.
In un tale scenario, Netanyahu si troverebbe in difficoltà, con scarse possibilità di tornare al governo e nel pericolo di dover affrontare le vicende giudiziarie da cui prova a sfuggire.

NOTIZIE CONTRASTANTI
Nonostante quanto riportato dai media sia internazionali che italiani, l’accordo per il cessate il fuoco non sembra essere saltato.
Le posizioni dei partiti israeliani indicano che la maggioranza del governo si schiererà, al momento del voto da parte del gabinetto, a favore dell'accordo - al di là dell’opposizione di Smotrich e Ben Gvir.

A RISCHIO LA TENUTA DELL'ACCORDO O QUELLA DEL GOVERNO?
L’incertezza reale, in queste ore, appare essere quella di Netanyahu che sembra stia disperatamente cercando di prendere tempo per negoziare con Smotrich e Ben Gvir e trovare un compromesso che permetta al governo di rimanere in carica una volta concluse le fasi dell’accordo - è per questo che la convocazione della seduta del gabinetto di governo per la votazione è stata rimandata.

Dobbiamo comunque tenere a mente che Israele ha sempre dimostrato una spregiudicatezza nei confronti degli accordi presi, sfruttando ogni occasione per portare distruzione e spargere sangue e per minare la tenacia e la determinazione del popolo palestinese e della sua resistenza.



ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

"I nuovi mostri" - Pino Arlacchi "I nuovi mostri" - Pino Arlacchi

"I nuovi mostri" - Pino Arlacchi

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale" di Fabio Massimo Paernti La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

Trump e il "corollario Monroe" Trump e il "corollario Monroe"

Trump e il "corollario Monroe"

Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina di Loretta Napoleoni Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina

Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina

Dark Winds, il noir Navajo che ribalta lo sguardo sul West di Raffaella Milandri Dark Winds, il noir Navajo che ribalta lo sguardo sul West

Dark Winds, il noir Navajo che ribalta lo sguardo sul West

Halloween e il fascismo di Francesco Erspamer  Halloween e il fascismo

Halloween e il fascismo

Gedi, per gli Elkann "lavoro completato" di Paolo Desogus Gedi, per gli Elkann "lavoro completato"

Gedi, per gli Elkann "lavoro completato"

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo di Alessandro Mariani Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

In Polonia arrestano gli storici russi di Marinella Mondaini In Polonia arrestano gli storici russi

In Polonia arrestano gli storici russi

Tecnodistopia di Giuseppe Giannini Tecnodistopia

Tecnodistopia

DELENDA EST di Gilberto Trombetta DELENDA EST

DELENDA EST

Solidarietà principio irrinunciabile di Michele Blanco Solidarietà principio irrinunciabile

Solidarietà principio irrinunciabile

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

John Elkann e la vera minaccia alla libertà di stampa in Italia di Giorgio Cremaschi John Elkann e la vera minaccia alla libertà di stampa in Italia

John Elkann e la vera minaccia alla libertà di stampa in Italia

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti