Il modello "post autunno caldo" ha fatto il suo tempo. Ci saranno morti e feriti

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Il modello "post autunno caldo" ha fatto il suo tempo. Ci saranno morti e feriti

Il Commissario al Lavoro Ue Schmitt, notizia Ansa di un paio di giorni fa, chiede di aumentare i salari minimi - aumentare i salari in genere - migliorare le condizioni di lavoro, dare spazio alla contrattazione tra le parti sociali.

Per l'Ansa "è un cambio di paradigma". Il mercantilismo europeo, dettato dalla Germania dopo il 1989, ha causato una perdita enorme di percentuale di Pil rispetto agli altri concorrenti, Usa e Cina. Il plsuvalore assoluto ivi adottato ha prodotto sconquassi monetari, tra cui la trappola della liquidità.

Occorre passare al plusvalore relativo, aumentare la produttività totale dei fattori produttivi per sfidare gli altri blocchi, pena la perdita storica del suo ruolo. In questo contesto il nostro paese, volente o dolente, dovrà adeguarsi, dunque le pretese trentennali di Confindustria devono lasciare spazio al grande capitale europeo.

Come sostiene il Ministro dell'economia Franco deve aumentare il tasso di investimento, il tasso di occupazione e il tasso di istruzione. Marcello de Cecco scrisse una volta che lo preoccupava che i giovani veneti entrassero in fabbrica mentre i calabresi continuavano gli studi, vuoi per mancanza di alternative vuoi per trovare sbocchi fuori regione. Il modello post autunno caldo, di decentramento produttivo, in risposta all'insorgenza della classe lavoratrice, ha ormai fatto il suo tempo. Ci saranno morti e feriti. Sta a noi organizzarci.   

Un mio caro amico di Crotone, di lunga data, si trasferì decenni fa in Olanda. Ora lavora in una fabbrica, se non sbaglio responsabile di reparto. La sua fabbrica ha rapporti con l'Asia e la Germania.

Ha letto il mio libro, uno dei primi ad averlo letto. Ad agosto lo ha regalato a suo padre e a sua sorella. Un giorno mi disse: possono dire quel che vogliono dell'Olanda, ma qui ci sono pochi morti sul lavoro, le regole antinfortunistiche sono rispettate. In Italia invece com'è la situazione, mi disse: tre quattro mila morti all'anno. Un giorno mi informò che un operaio in Vietnam prende di media 680 euro, tanto rispetto al costo della vita di quel paese.

Agli inizi di agosto mi mandò un messaggio: in Olanda, su spinta del governatore della banca centrale, il salario minimo è stato aumentato. Ora, si parla di transizione energetica, la Francia ha il nucleare, la Germania spinge per gas e idrogeno. Cosa rimane al nostro Paese? Oggi il ministro del lavoro Orlando invita ad una seria riflessione sulla subfornitura italiana dell'auto. Se la Germania passa all'idrogeno e queste aziende non spendono in ricerca e sviluppo, non fanno investimenti, non formano i lavoratori, dove vanno?

Sono convinto che al governo ci siano due ali: la prima che spinge sul plusvalore relativo, la seconda che vuole continuare con l'andazzo degli ultimi 30 anni. Ma la Germania ha spazio fiscale, i rendimenti dei suoi bund non costato niente, ha un alto tasso di partite correnti. Se dopo 30 anni decidesse di spendere non ci sarebbe spazio per il nostro Paese che vuole continuare con questo andazzo. La produttività della Germania spiazzerebbe il differenziale inflazionistico italiano alla cui base ci sono salari molto più bassi.

Due anni e ci ritroveremmo con crescita pari allo 0.0%. Un nuovo capolavoro, nel mentre la demografia ci sta condannando sempre piu visto che non si fanno famiglie, non si fanno figli (chi se li può permettere?). Un disastro.

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