Il murales di Laika che Repubblica ha descritto "shock"
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di Agata Iacono
Da tempo il liceo Manara di Roma è oggetto di aggressioni, sia agli studenti sia ai docenti che osano protestare contro il genocidio del popolo palestinese.
Il liceo è stato occupato dall'otto al 20 dicembre ed è stato addirittura oggetto di una richiesta della Lega al ministro Valditara perché mettesse fine allo "scandalo" e si stimassero i danni del "vandalismo".
Vandalismo che c'è stato e continua ad esserci pericolosamente, ma da parte della brigata neofascista e sionista Dario Vitali.
A febbraio la “Brigata Dario Vitali” (“ardito” fascista di religione ebraica appartenente alla X MAS), ad esempio, ha vandalizzato la scuola con schiuma espansa per ostruire il cancello e uno striscione contro il collettivo della scuola.
Il 15 maggio si sarebbe dovuto tenere al liceo classico Manara una specie di dibattito sul Medio Oriente da parte di relatori filo israeliani.
L'operazione di manipolazione è stata sventata proprio dal collettivo della scuola che ha motivato l'opposizione all'evento con un comunicato e l'istituzione scolastica lo ha annullato "a data da destinarsi".
Oggi è comparso al liceo un murale, il cui stile siamo abituati a vedere nei pressi di Montecitorio. È Laika che commenta con immagini spesso di baci, (ricordiamo quello tra Luigi Di Maio e Salvini ai tempi del governo gialloverde Conte uno), quello che accade a livello di politica soprattutto nazionale.
Laika è uno street art mascherato (di cui non si conosce l'identità, ma il cui stile è inconfondibile).
Questa volta l'immagine non ha bisogno di interpretazioni e commenti: al liceo classico Manara di Roma Netanyahu bacia Hitler e viceversa.
Il dipinto sarà sicuramente rimosso in poche ore, Repubblica grida allo shock e i benpensanti delle lenzuola-sudari sono visibilmente spiazzati...