Il Venezuela condanna il secessionismo del leader taiwanese

625
Il Venezuela condanna il secessionismo del leader taiwanese

Il Venezuela ha condannato la posizione secessionista adottata da Lai Ching-te durante il suo discorso di insediamento alla guida della regione di Taiwan.

"La Repubblica Bolivariana del Venezuela, onorando il 'Partenariato strategico a prova di tutto' tra la Cina e il Venezuela, sotto la guida della Dichiarazione congiunta rilasciata dai presidenti Nicolas Maduro Moros e Xi Jinping nel settembre 2023, riafferma la sua stretta adesione al principio di 'Una sola Cina', che riconosce il governo della Repubblica Popolare Cinese come il vero e unico rappresentante legittimo del popolo cinese, e che l'isola di Taiwan è una parte inalienabile del suo territorio storico", ha dichiarato il Ministero degli Esteri venezuelano.

"Per questo motivo, il Venezuela respinge la posizione secessionista del leader del Partito Democratico Progressista (PDP), Lai Ching-te, espressa nel suo discorso del 20 maggio 2024, quando ha assunto il ruolo di nuovo leader della regione di Taiwan, essendo contraria alla riunificazione pacifica dello Stretto, alla pace e alla stabilità regionale", ha aggiunto.

"Esaltando il suo principio di diplomazia di pace, il governo bolivariano condanna qualsiasi minaccia da parte dell'imperialismo egemonico e rifiuta categoricamente qualsiasi intervento sotto qualsiasi pretesto, che potrebbe minare la pace e la stabilità regionale", ha sottolineato la diplomazia venezuelana.

"Il Venezuela ribadisce la sua eterna amicizia con la sorella Repubblica Popolare Cinese, con il fedele impegno di continuare ad approfondire i legami politici bilaterali e la solidarietà che contribuiscono al consolidamento della comunità con un futuro condiviso per l'umanità".

Lunedì, Chen Binhua, portavoce dell'Ufficio per gli Affari di Taiwan del Consiglio di Stato, ha esortato gli Stati Uniti a non inviare segnali sbagliati alle forze separatiste che cercano l'"indipendenza di Taiwan".

Ha fatto queste osservazioni in risposta a una domanda dei media sulla mossa degli Stati Uniti di inviare persone a partecipare alla cerimonia di insediamento di Lai Ching-te come nuovo leader di Taiwan.

"Ci opponiamo fermamente a qualsiasi forma di scambio ufficiale tra la regione cinese di Taiwan e gli Stati Uniti e altri Paesi che hanno relazioni diplomatiche con la Cina. Condanniamo fermamente qualsiasi interferenza negli affari di Taiwan con qualsiasi pretesto o con qualsiasi mezzo", ha dichiarato Chen.

Il tentativo delle autorità del Partito Democratico Progressista di cercare un sostegno straniero per l'indipendenza e l'interferenza di forze esterne non fermeranno la tendenza irreversibile della riunificazione della Cina, ha spiegato Chen.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

"I nuovi mostri" - Pino Arlacchi "I nuovi mostri" - Pino Arlacchi

"I nuovi mostri" - Pino Arlacchi

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale" di Fabio Massimo Paernti La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

La "Pipeline" degli aiuti a Kiev e il precedente dell'Afghanistan di Loretta Napoleoni La "Pipeline" degli aiuti a Kiev e il precedente dell'Afghanistan

La "Pipeline" degli aiuti a Kiev e il precedente dell'Afghanistan

La guerra degli zombie europei alla Russia di Giuseppe Masala La guerra degli zombie europei alla Russia

La guerra degli zombie europei alla Russia

“Gaza ha vinto”. Dal restiamo umani, al restiamo utili... di Michelangelo Severgnini “Gaza ha vinto”. Dal restiamo umani, al restiamo utili...

“Gaza ha vinto”. Dal restiamo umani, al restiamo utili...

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra... di Francesco Santoianni Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Chi parla a nome di Cavallo Pazzo? di Raffaella Milandri Chi parla a nome di Cavallo Pazzo?

Chi parla a nome di Cavallo Pazzo?

Halloween e il fascismo di Francesco Erspamer  Halloween e il fascismo

Halloween e il fascismo

Il (vero) partito della guerra di Paolo Desogus Il (vero) partito della guerra

Il (vero) partito della guerra

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo di Alessandro Mariani Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

La rimozione dell'esistente di Giuseppe Giannini La rimozione dell'esistente

La rimozione dell'esistente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

La realtà è diversa dalle notizie false di Michele Blanco La realtà è diversa dalle notizie false

La realtà è diversa dalle notizie false

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti