Indonesia: lavoratori chiedono salari maggiori
Imponenti manifestazioni dei sindacati. La questione del salario minimo al centro delle proteste
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Decine di migliaia di persone sono scese in piazza in Indonesia contro il ritrdo del governo di aumentare il salario minimo garantito a tutti i lavoratori.
Nella manifestazione di Jakarta, uno dei leader sindacali, Said Iqbal, ha dichiarato ad Al Jazeera mercoledì che i lavoratori continueranno a protestare fino a quando il governo non attuerà una copertura assicurativa sanitaria e pensionistica per tutti i cittadini indonesiani. Molti lavoratori sostengono come salari più alti siano necessari per affrontare l'aumento dei prezzi di prima necessità ed, in generale, chiedono una maggiore uguaglianza nella divisione dei proventi della crescita economica in atto nel paese, circa il 6% di crescita del Pil nel 2012.
Le proteste seguono la decisione del governo di un incremento del 40% di tutti i salari, fino a 200 dollari circa. Ma le imprese non hanno ancora accettato di siglare un accordo con le autorità governative e quindi l'attuazione di questi aumenti slitterà di alcune settimane. Le imprese ssotengono come il maggior costo del lavoro stia già facendo perdere competitività rispetto a paesi come Cina e Vietnam, causando un progressivo aumento del tasso di disoccupazione. Secondo le organizzazioni degli imprenditori locali, gli aumenti slariali previsti dal governo potrebbero causare la chiusura di oltre 1300 fattorie. Nonostante queste argomentazioni, i sindacati rivendicano il fatto che i salari minimi in Cina ed in Vietnam sono ancora più alti, pur ammettendo come la produttività dei lavoratori indonesiani sia ancora eccessivamente bassa.