Israele colpisce Sanaa: ucciso il Primo Ministro del governo yemenita

3083
Israele colpisce Sanaa: ucciso il Primo Ministro del governo yemenita

 

di Francesco Fustaneo

 

Un raid  aereo israeliano ha ucciso Ahmed al-Rahawi, il Primo Ministro del governo formato dal movimento Houthi nello Yemen. La conferma ufficiale della sua morte è arrivata sabato dalle autorità ufficiali Houthi:l’attacco, avvenuto giovedì nella capitale Sanaa, aveva  preso di mira un edificio governativo durante una "riunione ordinaria".

Secondo la  dichiarazione rilasciata, al-Rahawi è morto insieme ad altri ministri i cui nomi non sono stati ancora resi noti. In carica dall'agosto 2024, il Primo Ministro è la figura politica più importante eliminata dagli israeliani nello Yemen da quando è iniziata l'escalation di attacchi incrociati.

L'esercito israeliano, da parte sua, ha ammesso l'operazione in una dichiarazione, affermando di aver "colpito con precisione un obiettivo militare del regime terrorista Houthi nella zona di Sanaa".

L'attacco di giovedì rappresenta l'ultimo atto della spirale di violenza bellica che sta insanguinando la capitale yemenita. All'inizio della settimana, raid israeliani avevano già colpito Sanaa, uccidendo almeno 10 persone e ferendone altre 102, secondo i dati forniti dal ministero della Salute yemenita.

Solo quattro giorni prima, il 24 agosto, attacchi simili avevano causato dieci vittime e oltre 90 feriti.

L’uccisione di  al-Rahawi che un qualsiasi imparziale

osservatore internazionale non esiterebbe  a definire un “atto terroristico”, si inserisce in un conflitto più ampio che vede gli Houthi sempre più attivi nel sostegno alla causa palestinese. Negli ultimi mesi, il gruppo yemenita aveva  lanciato ripetutamente droni e missili contro Israele e ha attaccato navi commerciali nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden, azioni che non aveva esitato a definire una dimostrazione di solidarietà con i palestinesi di Gaza.

In risposta, Israele ha condotto una serie sempre più intensa di attacchi aerei contro le posizioni militari e politiche del gruppo nello Yemen. Mercoledì, gli Houthi avevano rivendicato un attacco missilistico nel sud di Israele, poi dichiarato intercettato dalle difese israeliane.

La strategia israeliana e’ stata la  stessa di quella  già sfoderata in altri suoi  conflitti come già visto  contro Hezbollah e Hamas: mirare a  colpire e annientare la leadership del “nemico” o comunque loro personalità politiche o militari chiave.

Il Ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, aveva già lasciato intendere un’ evoluzione in tale direzione, osservando come i precedenti attacchi non fossero stati sufficienti a dissuadere gli Houthi. Katz aveva espresso esplicitamente l'intenzione di "prendere di mira la loro leadership", anticipando dunque  l’esecuzione di  operazioni più audaci e ad alto impatto, come quella che ha portato alla morte di al-Rahawi.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale" di Fabio Massimo Paernti La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

"I nuovi mostri" - Pino Arlacchi "I nuovi mostri" - Pino Arlacchi

"I nuovi mostri" - Pino Arlacchi

Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina di Loretta Napoleoni Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina

Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina

Eurosuicidio: lo spengleriano tramonto dell'Europa di Giuseppe Masala Eurosuicidio: lo spengleriano tramonto dell'Europa

Eurosuicidio: lo spengleriano tramonto dell'Europa

Gaza ha vinto sul campo, ma questa vittoria va protetta di Michelangelo Severgnini Gaza ha vinto sul campo, ma questa vittoria va protetta

Gaza ha vinto sul campo, ma questa vittoria va protetta

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra... di Francesco Santoianni Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Chi parla a nome di Cavallo Pazzo? di Raffaella Milandri Chi parla a nome di Cavallo Pazzo?

Chi parla a nome di Cavallo Pazzo?

Halloween e il fascismo di Francesco Erspamer  Halloween e il fascismo

Halloween e il fascismo

Il (vero) partito della guerra di Paolo Desogus Il (vero) partito della guerra

Il (vero) partito della guerra

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo di Alessandro Mariani Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

La rimozione dell'esistente di Giuseppe Giannini La rimozione dell'esistente

La rimozione dell'esistente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

La realtà è diversa dalle notizie false di Michele Blanco La realtà è diversa dalle notizie false

La realtà è diversa dalle notizie false

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Il PD e lo stato di Israele di Giorgio Cremaschi Il PD e lo stato di Israele

Il PD e lo stato di Israele

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti